Mazzarri: “Moratti ci dà serenità. L’inter ha ricominciato a… “
E’ la vigilia di Sassuolo-Inter, gara valida per la quarta giornata di campionato che si giocherà nell’anticipo di domenica alle 12.30. Così, quest’oggi, Walter Mazzarri ha risposto ai giornalisti nella solita conferenza stampa pre-match. Tante le domande e tanti i temi trattati, a cominciare dalla questione societario, con Thohir che sembra essere sul punto di acquisire l’Inter. Queste la parole di Mazzarri, riportate anche da inter.it e inter1908: “L’ho vissuta nel modo giusto, come deve fare un allenatore. Mi sono concentrato sul campo, ho pensato a lavorare e non a queste cose. Il presidente c’ha dato grande serenità anche oggi, c’ha esortato da esperto di calcio qual è sulla difficoltà di queste partite. Ha esortato la squadra a prenderla nel modo giusto. Sarà un avversario difficilissimo. Tutto quello che fa lo fa per interesse di questa squadra, ci basta questo. Evidentemente serviva questo cambiamento e bisogna intervenire in maniera diversa sulle società di calcio. Noi dobbiamo far parlare in campo. Di Thohir non parlo perché non lo conosco di persona e ho altre cose a cui pensare e io devo pensare di dare input ai miei giocatori per farli migliorare e per farli crescere“.
IL SASSUOLO – “L’esperienza mi ha insegnato a fare come abbiamo fatto questa settimana. Da martedì abbiamo parlato in un certo modo, dimenticarsi quello che abbiamo fatto con la Juve. Ci siamo proiettati sul Sassuolo. Li ho avvisati che è una squadra che ha raccolto meno di quanto meritato. Se noi facciamo il nostro possiamo fare una partita importante. In Italia tutte le squadre sono di alto livello. Sono curioso di vedere come ci comporteremo. Non mi piace parlarne prima della partita. Io faccio adattamenti diversi da sempre, è chiaro che ci sono degli accorgimenti in base alle altre squadre“.
POSSIBILE TURNOVER – “Al di là di qualche sciocchezza che sento, io ho gestito gruppi anche che facevano le coppe. Penso di sapere che la prima partita di un ciclo va fatta senza pensare al turnover, sulle altre puoi pensare di cambiare qualcosa, sempre pensando se i doppioni possono dare lo stesso rendimento di chi ha giocato. Sono valutazioni che farò lunedì per mettere in campo la squadra migliore. Col Sassuolo non faremo turnover di sicuro, è una squadra nuova, non la cambio se non ho motivo. Giocheranno più o meno quelli che hanno giocato contro la Juve, così ci rendiamo conto se abbiamo dato gli stimoli giusti per una partita diversa da quella con la Juve. Per la seconda e la terza vedremo cosa ci sarà da fare“.
MILITO E SAMUEL – “Milito l’ho visto più sciolto, molto meglio. Il minutaggio devo vederlo. A livello di rapidità sta meglio, non dobbiamo mettergli pressione. E’ sulla buona strada. “.
KOVACIC E MUDINGAYI – “Kovacic può benissimo giocare da mezzala. Vorrei che migliorasse nella finalizzazione e che facesse le giocate un po’ più avanti. Lo può fare facendo la mezzala non il trequartista. Anche se non avrà i 90 minuti, Kovacic sta molto meglio. Mudingayi Oggi va in Primavera per acquisire minutaggio”
INTER COME LA JUVE – “L’anno scorso ormai è il passato, io faccio confronti da quando è iniziata la mia gestione. In Italia son tutte partite difficili, quando hai l’imperativo di far meglio degli altri per blasone e squadra hai tutto da perdere. Qui si vede il salto di qualità. Non vedo analogie con la prima Juve di Conte se non il piazzamento in classifica dell’anno scorso. Le persone sono diverse, gli investimenti sono diversi, non vedo analogie. Solo le annate negative di due grandi squadre. Io voglio che le mie squadre abbiano un’anima, che lottino, al di là dell’organizzazione ben precisa. Questo è il codice delle squadre che ho avuto io. Noi siamo noi, la Juve è la Juve. Io ho delle idee, i paragoni giusti forse sono quelli relativi alla voglia di prevalere, di non mollare mai, di gettare il cuore oltre l’ostacolo“.
COMPLIMENTI – “Chi fa questo mestiere vive anche del consenso, soprattutto dei propri tifosi. Io do tutto quando sposo una causa, i complimenti non possono che farmi piacere. Quando la squadra va bene è normale che mi venga un pochino riconosciuto. Siamo solo alla terza, bisogna restare con i piedi per terra. Sono i prossimi incontri che diranno se si è iniziata una strada ottima. Qualche titolo è uscito anche perché l’Inter ha ricominciato ad acquisire rispetto. Siamo professionisti, dobbiamo dare il massimo sul campo. Noi dobbiamo far migliorare questa società, spetta a me e ai giocatori“.
CURVA CHIUSA – “Sono argomenti che non controllo direttamente, non mi sembrava così grave dal campo, da ciò che ho percepito. Preferisco non dare giudizi con grande decisione, è giusto che se ne occupino le persone competenti con grande coscienza“.