M’Baye: “Io? Timido fuori dal campo, un leone sul prato verde!”
Il giorno della finale si è visto passare tutta la fatica e il lavoro fatto fino a quel momento quando l’arbitro gli ha mostrato il cartellino rosso. Decisione quanto meno dubbia, ma incontrovertibile. Il volto del giovane senegalese diceva tutto, ma la forza della squadra è riuscita ad annullare anche questa difficoltà, raggiungendo il risultato che tutti conosciamo. Dei tre intervenuti a Inter Channel Ibrahima è sicuramente il più timido, ma questo suo atteggiamento è solo frutto dell’estrema umiltà con cui si è sempre messo al servizio della squadra, non rinunciando mai a nessun ruolo gli venisse offerto. Un ragazzo a cui piace molto divertirsi con i compagni, soprattutto con Crisetig e Di Gennaro che hanno la qualità innata di stemperare con delle battute gli attimi di tensione dei pre partita.
Vedere il presidente in tribuna è stato per lui molto emozionante, così come avere la possibilità di vestire la maglietta interista. Lui a differenza degli altri non è cresciuto qui, è stato segnalato e ha fatto un provino per l’Inter, che ha deciso di prenderlo. In Africa i campi e le strutture non sono come queste e quindi ha dovuto lavorare molto per colmare il gap di differenza tecnico tattica. Ora coltiva il sogno di esordire in prima squadra, ma, per sua stessa ammissione, resterà comunque un sogno nel cassetto perchè ora è importante stare con la testa bassa e pedalare, così come ha sempre fatto fino ad ora.