Melo: “Questa Inter sa vincere e soffrire insieme. Siamo una famiglia”
Nella seconda parte dell’intervista pubblicata per intero su La Gazzetta Dello Sport( clicca QUI per leggere la prima parte), Felipe Melo continua a parlare di sé, oltre che dell’Inter. TRE INDICATORI DI UN INTER CHE VALE – “Sappiamo vincere insieme. Siamo una famiglia e non per modo di dire. Sappiamo soffrire”. CHAMPIONS E OBIETTIVI – “Quante possibilità […]Nella seconda parte dell’intervista pubblicata per intero su La Gazzetta Dello Sport( clicca QUI per leggere la prima parte), Felipe Melo continua a parlare di sé, oltre che dell’Inter.
TRE INDICATORI DI UN INTER CHE VALE – “Sappiamo vincere insieme. Siamo una famiglia e non per modo di dire. Sappiamo soffrire”.
CHAMPIONS E OBIETTIVI – “Quante possibilità ci sono da 1 a 10 di qualificarci? Non posso fare pronostici, né promesse: posso dire che lavoriamo al 110% per vincere lo scudetto”.
UN PASSATO DA ATTACCANTE – “Facevo il centravanti. In una Coppa Zico, segnai 15 reti in 12 partite. Poi un allenatore mi spostò a centrocampo”.
MELO, ODI ET AMO – “So che di me la gente può dire che sono un gran rompicoglioni, ma sono convinto che vorrebbero uno come Melo in squadra. Così come io posso dirlo di uno come Higuain o Cristiano Ronaldo, ma è ovvio che sarebbe meglio giocare con loro che contro di loro. Magari succede questo nei miei confronti. Nemici? Non ne ho. Quando ero piccolo e succedeva qualcosa a scuola, mio padre mi raccomandava tre cose: prima di tutto di parlare con la maestra, poi di evitare il contatto e, in caso di impossibilità, di non tornare a casa rotto, altrimenti le avrei prese anche da lui”.