Mercato al ribasso: e se fosse Olsen il rinforzo per il centrocampo’
Il mercato dell’Inter stenta a decollare, tra Fairplay Finanziario e situazione pecuniaria non certo nel pieno del suo splendore, e con esso si fa tremenda fatica ad arrivare ad un centro-mediano metodista che sia in grado di interpretare con qualità e autorità entrambe le fasi. Molti i nomi che si stanno perdendo in trattative laboriose giorno dopo giorno: in principio fu Paulinho, poi fu la volta di Nainggolan, ultimi in ordine di tempo Wellington e Taider. Un trend che ha denotato anche una variazione nella strategia affaristica dell’Inter, passando da un giocatore di dimensione internazionale ad uno esperto di Serie A fino a scendere nella cerchia delle promesse da far sbocciare.
In attesa del metronomo la stagione é iniziata ed i giocatori già abili ed arruolati ne hanno approfittato per sfruttare intelligentemente l’occasione di ritagliarsi uno spazio importante in maglia nerazzurra, complice un mercato sempre più difficile da allestire: troppa la concorrenza di quei club italiani che hanno ultimato cessioni importanti e le hanno capitalizzate portando in Italia quei due o tre Top Player impossibili da raggiungere senza fresche risorse economiche da investire. Scenari foschi che minano le ambizioni di immediata risalita della squadra nerazzurra almeno secondo i tifosi, che difficilmente riescono a digerire un’estate da comprimari costretti a guardare i botti degli altri con malcelata invidia e crescente nostalgia. Se da un lato è complicato accettare il ridimensionamento al ribasso del mercato nerazzurro, c’è però un bicchiere mezzo pieno che mostra come i tesori migliori possono talvolta nascondersi dentro casa, seppelliti nella cassaforte dei tanti investimenti in un settore giovanile in piena controtendenza con il mercato della prima squadra già da qualche anno.
La provocazione è servita : alzi la mano chi avrebbe scommesso un centesimo su un possibile approdo di Patrick Olsen in prima squadra solo un mese fa. Eppure partita dopo partita si insinua sempre più il dubbio che il numero 90 dell’Inter possa davvero meritarsi la grande occasione, tanto da spingere anche PassioneInter a domandarvi se l’interrogativo sia solido o sia mera utopia in un’estemporanea estate di vacche magre nei salotti buoni del mercato. Il ragazzone danese classe 1994 si è trovato davanti una tavola apparecchiata apposta per mettere in luce le sue caratteristiche: qualità, tempi e visione di gioco, fisico e soprattutto un innato carisma da prestare ad un centrocampo sembrato statico, povero, discontinuo ed a tratti scarico almeno in queste ultime uscite.
Schiumava di rabbia Patrick dopo la sciagurata ultima giornata dello scorsa stagione in cui non riuscì a fare il suo esordio in Serie A nonostante la convocazione, complice una clausola definita in fase di acquisto dai danesi del Brondby che imponeva un bonus ad hoc proprio in caso di minutaggio nella massima serie. Lui abituato ad essere un leader assoluto nelle selezioni giovanili della sua nazionale, lui che ha capito subito chi è il nemico giurato andando a zittire i sostenitori della Juventus dopo un calcio di rigore realizzato in un’amichevole d’Agosto, ha quella motivazione e quella fame che oggi possono fare la differenza in un contesto impoverito da mancati introiti e deficit in cassa, che allontanano i calciatori che accendono la luce.
Patrick Olsen fu pagato 260mila Euro a salire solo un anno fa ed oggi il suo valore di mercato é già schizzato almeno al doppio senza ancora avere messo piede, almeno ufficialmente, sui campi che contano per la visibilità nazionale, continentale e mondiale. E’ lui la rivelazione del precampionato nerazzurro e una delle più gradite note positive che i tifosi si sono potuti godere nella tournée americana appena conclusa, tanto da richiederne a gran voce l’utilizzo da titolare nelle prossime amichevoli perché possa iniziare a fare sul serio, nell’ottica di una stagione che inizierà a stretto giro di posta con una squadra ancora incompleta in alcune zone nevralgiche del campo.
Patrick Olsen ha la qualità dei predestinati e la fame dei professionisti, connubio perfetto per un’Inter che ha già puntato su un suo coetaneo e ne sta ingaggiando un altro da schierare titolare sulla fascia destra . E se fosse proprio lui l’atteso rinforzo per il centrocampo nerazzurro?