IL PAGELLONE DEL CALCIOMERCATO: Marotta e Ausilio cambiano volto all’Inter su misura di Conte, Lukaku e Godìn gli acquisti top
Scoccato il gong che sancisce la chiusura del mercato, è tempo di tirare le somme sulle operazioni in entrata e in uscita attuate dall'Inter nel corso di questa estateLE OPERAZIONI IN ENTRATA
– I DIFENSORI: Godìn; Biraghi; Bastoni (rientro dal prestito); Dimarco (rientro dal prestito).
Il reparto difensivo si era confermato durante la scorsa stagione come uno degli elementi di maggiore importanza per l’Inter, che ha chiuso il campionato come seconda miglior difesa dietro la Juve (33 gol subiti) e con il maggior numero di clean sheet stagionali (16). Non si presentava dunque alcuna necessità di rivoluzione, piuttosto c’era bisogno di alcuni innesti mirati per ampliare il reparto e adattarlo alle esigenze (anche numeriche) imposte dal nuovo modulo. Per completare il trio difensivo titolare è stato quindi acquistato Godìn, arrivato a costo zero al termine del contratto con l’Atletico e desideroso di confermarsi come uno dei difensori di maggior livello ed esperienza del mondo. Il capitano dell’Uruguay, insieme a Skriniar e De Vrij, andrà a formare un pacchetto di difensori titolari sulla carta tra i migliori d’Europa, fattore che, vista l’importanza data da Conte al reparto difensivo, potrebbe dimostrarsi fondamentale nel corso della stagione.
Per completare il gruppo delle alternative insieme all’affidabile D’Ambrosio e al rigenerato Ranocchia si è deciso di confermare Bastoni, di rientro dal prestito al Parma. La stessa sorte è toccata a Dimarco, che però sembra destinato ad un ruolo più da tappabuchi in caso di emergenza sugli esterni. Negli ultimi giorni è anche arrivato Biraghi in prestito con diritto di riscatto dalla Fiorentina, un giocatore che sulla carta garantirà un’alternativa ad Asamoah più affidabile di Dalbert ma che potrebbe sorprendere e diventare anche qualcosa di più.
– I CENTROCAMPISTI: Lazaro; Barella; Sensi; Agoume.
Il primo colpo per il centrocampo è stato l’acquisto di Valentino Lazaro dall’Herta Berlino. L’esterno austriaco viene da una stagione in Bundesliga in cui ha saputo mettere in mostra ottime doti tecniche e di corsa, e il suo profilo sembra adatto per ciò che Conte chiede tipicamente ai suoi esterni a tutta fascia (anche se le sue doti difensive saranno da testare in un contesto tatticamente più complesso come quello italiano). L’investimento fatto è stato importante (22 milioni secondo transfermarkt), ma la sua giovane età è un’ulteriore garanzia affinché questa scommessa abbia esiti positivi.
Sono stati acquistati poi Barella e Sensi, che andranno ad occupare il ruolo di mezzali al fianco del confermatissimo Brozovic. Il primo sembra un giocatore cucito su misura per il sistema di gioco di Conte, sia per caratteristiche tattiche che per approccio mentale, mentre l’ex Sassuolo, che ha già molto ben figurato nelle prime due uscite stagionali, oltre a dare quantità fornirà un apporto fondamentale in fase di costruzione, unicamente appannaggio di Brozovic durante la scorsa stagione. Infine sono stati investiti 4,5 milioni sul classe 2002 Agoumè, che però comincerà la stagione tra le fila della Primavera.
– GLI ATTACCANTI: Politano (riscattato); Lukaku; Sanchez.
Il colpo da novanta per l’attacco è stato senza ombra di dubbio Romelu Lukaku. Il centravanti belga era il profilo preferito da Conte, e la dirigenza nerazzurra è riuscita ad accontentarlo dopo una trattativa estenuante con un investimento che potrebbe superare gli 80 milioni qualora scattassero tutti i bonus pattuiti con il Manchester United. In ogni caso è già l’investimento più oneroso della storia del club, ed ora spetterà al tecnico farlo fruttare al massimo all’interno del proprio sistema.
Sfumato invece l’affare Dzeko, che sembrava l’attaccante designato per andare a completare il reparto e fornire all’allenatore un’alternativa di primo livello, la dirigenza nerazzurra ha virato su Alexis Sanchez, arrivato in prestito secco con una percentuale dello stipendio che continuerà ad essere pagata dai Red Devils. Il cileno è ha caratteristiche diverse dal numero nove dalla Roma, ma se riuscirà a recuperare la forma migliore potrà diventare un elemento importantissimo in fase di rifinitura e finalizzazione.
VOTO ALLE OPERAZIONI IN ENTRATA: 8,5