Bolingbroke: “Icardi? Non ci giocherei mai contro: è fantastico! Asia bacino importante per l’Inter. Sul nuovo stadio dico che…”
L’amministratore delegato dell’Inter Michael Bolingbroke ha rilasciato alcune dichiarazioni da Giacarta alle emittenti BolaNews, TopSkor e Goal.com. Queste le sue parole riportate dal sito ufficiale della società nerazzurra sugli obiettivi futuri del club, sul rapporto con l’Asia e con l’Indonesia, sulla vicenda stadio e molto altro:
ASIA E INDONESIA – “In tutta l’Asia l’interesse per il calcio sta aumentando vertiginosamente. Le aspettative riguardanti il calcio sono molto alte qui in Asia e per questo sono stati puntati ancor di più i riflettori sul calcio europeo. In particolare la Premier League riscuote molto successo in Asia ma anche la Serie A è seguita e lo sarà sempre di più. Non vi nascondo che mi piacerebbe vedere l’Inter giocare in Asia durante la preparazione estiva: chissà che non ci si riveda molto presto! (sorride, ndr). In più non dimentichiamoci che l’Inter ha un rapporto molto speciale con l’Indonesia, con Erick Thohir presidente non potrebbe essere altrimenti! Tra i nostri obiettivi quindi c’è anche quello di celebrare questo rapporto creando legami sempre più forti tra l’Italia e l’Indonesia. Abbiamo un bacino di tifosi importante qui e vorrei far crescere questo legame sempre più, per noi è molto importante. Il tour estivo dell’Inter in Indonesia? Non c’è ancora nulla di definitivo ma molto probabilmente verremo in Asia. E l’Indonesia è sicuramente uno dei paesi che vorremmo visitare. Il vostro calore nei nostri confronti è qualcosa di fantastico. Non ero mai stato a Giacarta prima d’ora e ne sono rimasto letteralmente colpito. Aumentare la connessione con l’Asia è importante per l’Inter ma in generale per tutta la Serie A: uno degli ambiti principali di crescita della Serie A è l’aumento del bacino di spettatori a livello internazionale e lo sviluppo del brand Italia. Il nostro campionato ha già avuto tanto successo nel monetizzare il proprio seguito a livello nazionale, ma credo che ci sia un gran potenziale di sviluppo del bacino di tifosi a livello internazionale e quindi mi piacerebbe vedere questa crescita in Asia così come anche negli Stati Uniti, credo che la Lega dovrebbe concentrarsi su questo. E lo sta facendo, ripensando per esempio agli orari delle partite in base a diversi fusi orari. Se stiamo visionando giocatori asiatici? Noi diamo la possibilità all’allenatore di poter visionare giocatori da tutto il mondo. Ovviamente se dovessimo vedere che c’è un giocatore asiatico all’altezza lavoreremo per offrigli un posto in squadra. Poi a livello di giovanili guardiamo anche al potenziale dei vivai, per esempio in Asia stiamo avendo successo con il progetto Inter Academy in Giappone ma stiamo lavorando per esportarlo anche in altri paesi, chissà che Inter Academy non possa presto esserci anche in Indonesia”.
THOHIR, VISIONE E OBIETTIVI – “Erick Thohir è stato uno dei motivi principali del mio arrivo all’Inter: è un imprenditore molto dinamico, che con il suo carisma, la sua visione, mi ha affascinato e convinto a lasciare il Manchester United per una nuova e affascinante avventura. Ha una grande passione, così come anche Massimo Moratti ce l’ha: per me è un onore poter lavorare con loro e provare a mettere in pratica i loro sogni. La Società adesso deve concentrarsi sugli obiettivi di medio termine, tra cui essere uno dei 10 migliori club al mondo in campo e fuori dal campo. Un elemento importante per questo obiettivo è una partecipazione costante in Champions League ma non solo. Ovvio che speriamo ancora di cominciare dall’anno prossimo ma se sarà dall’anno dopo ancora non succederà nulla, non vuol dire che i nostri piani andranno a rotoli. Noi lavoriamo sul medio termine e Mancini non ha ancora avuto una sessione di mercato estivo tutta sua per costruire la squadra. In estate avrà l’occasione di costruire la squadra che desidera per mettere in campo la formazione che preferisce. Avrà una squadra completamente a sua immagine. Io guardo alla prossima stagione e credo che sarà una grandissima annata per questo club. Se Mancini rimarrà sicuramente? Certo, a meno che voi non sappiate qualcosa che io non so! (sorride, ndr) Per essere tra i 10 migliori club al mondo, fuori dal campo ci stiamo concentrando su varie aree di business, come aumentare gli introiti dello stadio, ma anche lavorare a quelli commerciali, e come aumentarli con sponsorizzazioni diverse. Senza dimenticare che vogliamo raggiungere i nostri fan in tutto il mondo e i digital media sono uno strumento potente per farlo. Per fare tutto questo il presidente Thohir ha messo insieme una squadra di dirigenti che rappresentino il meglio nei rispettivi campi, da ogni parte del mondo. Del resto il nostro nome è Internazionale”.
SQUADRA DALLA PELLE DURA – “Quando si vince è più facile che la squadra abbia fiducia in se stessa e ovviamente la cosa aiuta, ma i calciatori dell’Inter sono tutti professionisti e hanno la pelle dura. Hanno dimostrato di sapersi rialzare, analizzare cosa non è andato e concentrarsi sulla partita successiva. Icardi simbolo di una squadra dalla pelle dura? Beh, io non giocherei mai contro uno come Icardi. È fantastico!“.
STADIO – “Noi abbiamo già dichiarato che la nostra prima opzione è quella di rimanere a San Siro e ristrutturare lo stadio, un progetto molto importante. Per questo sono in corso delle discussioni con il Comune. Ci saranno da fare degli investimenti consistenti per lo stadio, per renderlo una struttura moderna. E ovviamente dovremo concordare tali investimenti col Comune. Ma è ancora molto presto, per adesso il Milan deve ancora portare avanti il proprio progetto. Se il Milan non andasse via? Noi in ogni caso abbiamo bisogno di una casa, sia per il club che per i tifosi sarebbe ottimo avere uno stadio di proprietà. San Siro è la prima scelta, ma se non dovesse essere possibile c’è sempre un piano B. In ogni caso stiamo già lavorando su come rendere l’esperienza stadio ancor più affascinante e anche sicura. Rendere lo stadio un posto sicuro e divertente per chi viene con la famiglia è una cosa molto importante, sviluppando ad esempio una zona famiglie per uomini, donne e bambini”.
FAIR PLAY FINANZIARIO – “Per quanto riguarda il Fair Play Finanziario stiamo lavorando con la Uefa. Abbiamo avuto e stiamo avendo una serie di riunioni con loro. Non è ancora stato deciso nulla per ora. In ogni caso, noi crediamo nella Uefa e nel Financial Fair Play, da parte nostra c’è il massimo rispetto”.
PARMA – “Quello che sta succedendo a Parma non può che dispiacere. In ogni caso, il campionato italiano non è l’unico ad avere una squadra che va in bancarotta, anche in Inghilterra succede. Quel che sta succedendo a Parma è molto brutto, ci sono tanti dipendenti, giocatori e collaboratori del club che stanno soffrendo questa situazione. Adesso la cosa importante è che tutte le altre squadre e la Lega stessa stiano facendo tutto il possibile per aiutare il Parma, è la cosa giusta da fare. Inoltre, si tratta di preservare un pezzo di storia del calcio italiano a livello internazionale, il solo fatto che voi mi facciate domande al riguardo è un segno che la faccenda è seguita a livello internazionale. Penso che sia importante fare i passi giusti come pare si stia facendo, ma la domanda credo sia più ampia e credo che il calcio sia come ogni altro business, deve essere gestito per bene, con giudizio e con una governance adeguata. Sono sicuro che verranno apportati dei cambiamenti per aiutare le squadre ad evitare di finire in certe situazioni in futuro. Nel calcio, come in ogni altro business, ci sono soldi che entrano e soldi che escono e bisogna ricordarsi che più ne escono e più rischi si affrontano. Ma i club calcistici, storicamente, sono molto spesso parte di una comunità e se una squadra sparisce questo ha effetti maggiori su una comunità locale rispetto a ogni altro business perché si tratta di una parte di questa comunità, una delle sue radici”.