Mihajlovic: “Sconfitta meritata. Ljajic? Aveva il ‘cagotto'”
Sinisa Mihajlovic parla in conferenza stampa dopo Inter-Torino 2-1, analizzando la sconfitta frutto della doppietta firmata Mauro Icardi.Sinisa Mihajlovic si presenta in conferenza stampa dopo Inter-Torino 2-1, sconfitta amara da digerire per il tecnico granata. L’inviato di Passioneinter.com a San Siro ha raccolto per voi le sue dichiarazioni:
DISPIACERI PER QUESTA PARTITA – Oggi non sono soddisfatto di come abbiamo giocato e lo sarei stato anche in caso di pareggio. Abbiamo buttato il primo tempo. Non abbiamo fatto pressione, gli abbiamo fatti giocare al loro ritmo. Abbiamo perso meritatamente, giocando male.
L’USCITA DI LJAJIC – Adem aveva mal di pancia: è scappato dopo il gol perché “se no l’avrebbe fatta in campo”. Ha avuto la “cagarella”. Lo stesso abbiamo fatto noi in campo, ma non era carino farla per davvero.
QUALI LE CAUSE DELLA PRESTAZIONE NEGATIVA – Ho cambiato dei giocatori, ma non credo sia questo il motivo. Certo un problema c’è: se ho centrocampisti che possono giocare solo 60 minuti, è un problema. Non posso dover cambiare Obi perché ha i crampi. Lo stesso sarebbe successo con Benassi e Baselli. Ci sono mancati poi coraggio e personalità: se vogliamo lottare per andare in Europa dobbiamo trovare continuità anche fuori casa. I tanti giovani non sono una scusa sempre: dobbiamo cambiare mentalità quando giochiamo fuori casa.
COME HA VISTO ACQUAH E OBI – Ho pensato di schierarli perché pensavo riuscissero a giocare 90 minuti. Poi ho cambiato Acquah per dare qualità, invece Obi l’ho dovuto cambiare e questo mi ha tolto la possibilità di inserire una punta.
LA CRISI DELL’INTER – Sapevamo che l’Inter avrebbe giocato come fosse una finale, ma noi avremmo potuto sfruttare la situazione mettendoli in difficoltà. Invece nel primo tempo non abbiamo fatto un tiro in porta e loro hanno preso un coraggio. L’Inter è forte, se gli dai la possibilità di giocare mette in difficoltà tutti. Ma perdere così non mi sta bene. Ripeto, la sconfitta è stata meritata, nulla da dire.