Mihajlovic: “Thohir? Non basta saltellare ai cori per essere interisti! A San Siro piangerò, spero anche Mazzarri!”
Non sarà certo una sfida come tutte le altre per Sinisa Mihajlovic quella tra la sua nuova Sampdoria e l’Inter. Il serbo, che nel mondo interista ha trascorso tanti anni, prima da giocatore e poi da vice-allenatore, porta ancora nel cuore le tante emozioni che i colori nerazzurri gli hanno fatto vivere. “Ogni volta che rientro a San Siro mi viene un nodo alla gola”, racconta Sinisa nel corso della sua lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, “ripenso a quegli anni splendidi e mi viene da piangere.” Un Mihajlovic stranamente tenero, che rimette la maschera da duro quando deve pensare alla partita: “io piangerò prima del fischio d’inizio, spero che Mazzari piangerà alla fine!“ L’attuale allenatore della Samp ha poi parlato del tecnico rivale, a cui poteva anche soffiare la panchina nel corso di questa estate: “sono stato vicino all’Inter per ben tre volte, nel dopo Mourinho, nel dopo Leonardo e prima che arrivasse Mazzarri. Alla fine è stato scelto lui: sta facendo bene e la sua squadra può essere da terzo posto, è un malato di calcio come me.”
Mihaljovic non ha potuto esimersi dal parlare anche di Massimo Moratti, ormai ex presidente dell’Inter: “è stato un padre ed un punto di riferimento per me e per tutti i nerazzurri. Sono orgoglioso di aver vinto per lui, che è un vero tifoso: l’ho visto gioire come un bambino ma anche incazzarsi da morire“. Duro invece il commento nei confronti del nuovo arrivato Thohir: “è il benvenuto, ma non basta saltellare qualche coro per essere un vero interista. Il tifo lo devi sentire sulla pelle, perchè il calcio è passione e amore!”