L’importanza di questo Milan-Inter: una vittoria per lo scudetto e Suning alla faccia di Ibra

L'IMPORTANZA DEL DERBY Un derby lo si gioca sempre per vincere, ma questo più di tutti. Non c'è nessun altro risultato da prendere in considerazione e da accettare dopo i 90 minuti di oggi. L'Inter è tornata dopo 10 anni, da quell'annata incredibile culminata con il Triplete di fine stagione, a guardare tutti dall'alto. Lo aveva già fatto, ma mai da sola. In caso di vittoria, Lukaku e compagni si porterebbero a +4 dal secondo posto, con la prima vera fuga del campionato. Ecco perché è quanto è importante questo Milan-Inter. VAI ALLA PROSSIMA SCHEDA >>> RIVINCITA Eriksen (@Getty Images) Come prima cosa, c'è un derby d'andata da riscattare. Quella era un'altra Inter va detto, decimata a causa del coronavirus, con alcuni giocatori reduci dalle fatiche con le rispettive nazionali e con le gambe ancora pesanti per aver iniziato in ritardo la stagione. Tante attenuanti per Conte, l'1-2 in favore del Milan è stato anche un risultato bugiardo per quanto visto in campo. Una prima "rivincita" l'Inter se l'è presa in Coppa Italia, eliminando i cugini ai quarti di finale con la punizione capolavoro di Eriksen. Ora però vanno chiarite le cose anche in campionato. VAI ALLA PROSSIMA SCHEDA >>> SEGNALE AL CAMPIONATO Inter (@Getty Images) Battere il Milan per spaventare tutte le avversarie in Italia, su tutte la Juventus di Andrea Pirlo. L'Inter, in caso di vittoria, si porterebbe non solo a +4 dal Milan, ma conserverebbe anche gli 8 punti di distacco dalla rivale numero uno, Crotone permettendo. La Vecchia Signora avrebbe ancora una partita in più da recuperare, contro il Napoli, ma è chiaro che senza coppe l'Inter si confermerebbe a pieni voti la candidata numero uno allo scudetto. Quale miglior occasione di un derby. VAI ALLA PROSSIMA SCHEDA >>> PER SUNING Zhang Jindong e Steven Zhang, Getty Images Quello di oggi potrebbe essere l'ultimo derby di Suning. Il futuro societario resta tutto da decifrare, non è escluso che il colosso cinese resti anche a capo dell'Inter, ma una vittoria nel derby sarebbe sicuramente il miglior regalo da fare alla dirigenza, in questo periodo delicato per tutti. La squadra ha già dimostrato di estraniarsi dalle vicende societarie, chiudere in bellezza con derby vinto e scudetto in bacheca sarebbe il giusto riconoscimento per gli sforzi fatti dal colosso cinese in tutti questi anni. VAI ALLA PROSSIMA SCHEDA >>> PER LUKAKU Romelu Lukaku, Getty Images La classe di Ibrahimovic non si discute. Non può farlo nessuno, soprattutto se a 39 anni si è ancora in grado di dominare in Italia. Ma lo svedese è per prima cosa un ex e da quando è rientrato ci ha sempre segnato. Lo scontro con Lukaku, le parole proferite con tono arrogante e presuntuoso all'attaccante belga, facendo leva anche sul passato del gigante buono nei cuori di tutti i tifosi dell'Inter, hanno però riacceso le antiche ruggini con Ibra, nate dopo il suo passaggio al Barcellona. Il derby bisogna portarlo a casa anche per lui, magari nel segno di Lukaku. Questo sì che sarebbe un finale epico. VAI ALLA PROSSIMA SCHEDA >>> PER I CONTE OUT Conte (@Getty Images) L'Inter è finalmente prima in campionato, si trova a +8 sulla Juventus, ma siamo sicuri che qualche #ConteOut sia ancora in giro sui social a sperare in un addio del mister, dimenticando tutto il contesto attorno alla squadra, i dubbi legati al futuro societario, ma soprattutto cosa abbiamo sopportato negli ultimi 10 anni. La memoria è cortissima purtroppo, ma Conte scegliendo l'Inter, dal primo momento, era conscio di quello che aspettava. Il "dito medio" rivolto alla dirigenza della Juventus, seppur sbagliato, e la sua esultanza al 3-1 di Lautaro sono l'emblema del suo "interismo". Conte è il primo tifoso dell'Inter, sogna di riportare il club nerazzurro alla vittoria in Italia, battendo proprio quella Juventus che qualcuno tira ancora in ballo per criticarlo. "Di un derby non si parla, si vince e basta", ha dichiarato dopo Inter-Lazio. Su 4 ne ha vinti già 3. VAI ALLA PROSSIMA SCHEDA >>> PERCHE' NON C'E' PARAGONE Inter, Getty Images Premessa. Il Milan di Pioli sta facendo un grandissimo lavoro, nessuno può metterlo in dubbio. Ci è stata davanti per 22 giornate, anche se i 14 rigori fischiati in loro favore, va detto, sono davvero troppi. Ma il campo, tra campionato e Coppa Italia, ha parlato e dimostrato una netta superiorità che c'è tra le due squadre. Qualcuno può non essere d'accordo, ma paragonare allo stesso livello quest'Inter e questo Milan è a tratti "ridicolo". Quanti giocatori del Milan sarebbero titolari in quest'Inter? Forse solo 2, Donnarumma e Theo Hernandez. Per il resto non c'è paragone. In tutte queste settimane si vociferato di un Milan da scudetto, qualcuno ha anche dichiarato che quella dell'Inter è addirittura la quarta rosa del campionato. In questi 90 minuti andranno sistemate per benino tutte le cose, messi i puntini sulle i e riportato sul pianeta Terra tutti i "tuttologi" del pallone.

L’importanza di questo Milan-Inter: una vittoria per lo scudetto e Suning alla faccia di Ibra

Raffaele Caruso - Autore

SEGNALE AL CAMPIONATO

Raffaele Caruso
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