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GdS – Il Milan freme per il nuovo stadio e l’Inter? Il punto della situazione

È tempo di fare sul serio. Le big d’Europa corrono con i loro introiti mostruosi derivanti, in  gran parte dagli stadi di proprietà. L’Italia è rimasta troppo a lungo a guardare e ora la forbice si sta allargando a dismisura. Ecco perché, per non perdere il passo non solo con le rivali europee, ma anche con la Juventus, Inter e Milan vanno a braccetto verso la costruzione del nuovo stadio.

Come riportato da La Gazzetta dello Sport, la fase di stallo per la costruzione del nuovo “colosso” di Milano è ormai giunta al termine. La rielezione a sindaco di Sala semplifica le cose, visto che i contatti tra Inter e Milan ed il comune meneghino sono già avviati da tempo. Ora i due club dovranno farsi trovare pronti ed essere più decisi che mai nell’impresa. Lo stadio infatti dovrebbe far incamerare almeno 120 milioni a testa a stagione, invece degli attuali 40 (pandemia permettendo) e, visti i conti in rosso soprattutto dei nerazzurri, non è più una necessità rimandabile. I rossoneri hanno già fatto filtrare impazienza per partire il prima possibile nel progetto, l’Inter ancora no.

Paolo Scaroni e Beppe Marotta, Getty Images

Tuttavia come riportato dalla Rosea, nonostante le difficoltà economiche, Suning non ha dubbi sulla bontà dell’idea: per continuare a competere ad alti livelli serve a tutti i costi uno stadio di proprietà. Ora però serve un segnale deciso, la prova che nonostante tutto ci si vuole imbarcare in questo progetto da oltre 1,2 miliardi di euro e che la proprietà considera ancora l’Inter un asset importante.

Resta da decidere quale progetto approvare: se la “Cattedrale” o “Gli Anelli di Milano”. Salvo ulteriori ritardi poi, lo stadio dovrebbe vedere la luce nel 2025. Inter e Milan hanno pianificato per la costruzione un finanziamento trentennale con un interesse del 5%, che coprirà circa il 90% delle spese complessive per l’edificazione.

Questi i requisiti per il sì definitivo del comune di Milano:

  1. Nuovo Stadio con almeno 60 mila spettatori
  2. Realizzazione di un distretto di sport e intrattenimento su una superficie di 280 mila mq, di cui 106 mila di aree verdi
  3. Comparto attività sportive, commerciali, culturali, museali e di intrattenimento di 88 mila mq
  4. Comparto uffici, hotel, centro congressi di 92 mila mq
  5. Rifunzionalizzazione del vecchio Meazza (ne resterà in piedi una parte)

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Pietro Magnani