Milito: “L’Inter si rialzerà. Icardi ha sbagliato: mai andare contro i tifosi”
Il Principe ha rilasciato una lunga intervista parlando della situazione nerazzurra e del connazionale IcardiSono passati solo sei anni eppure dell‘Inter di Mourinho che nel 2010 conquistava il Triplete è rimasto davvero poco. Uno degli eroi di allora, Diego Milito, intervistato da ‘La Repubblica‘ ha parlato della situazione in casa Inter: “Se ne esce soltanto insieme, restando uniti. E non parlo solo dello spogliatoio, ma di tutto l’ambiente: club, tifosi, dirigenti. L’Inter si rialzerà, è solo questione di tempo.”
L’argentino poi si schiera dalla parte di De Boer: “È un ottimo allenatore, come lo era Mancini. Purtroppo non ha ottenuto risultati immediati e, quando mancano i risultati, il primo a pagare è sempre il tecnico. Ma lui è molto preparato. E l’Inter ha grandi giocatori. Il fatto è che ogni ciclo ha bisogno del suo tempo. L’Inter del Triplete è più forte di questa? Fare paragoni con il passato non è bello, nè giusto. Ogni gruppo ha la propria impronta e il nostro era eccezionale.”
Secondo il Principe, per tornare ai fasti di un tempo, si doveva puntare tutto su Leonardo: “Lo conosco molto bene, avrebbe avuto le qualità per gestire lo spogliatoio e le relazioni con la dirigenza in un momento così delicato. Ho fiducia in persone come Javier Zanetti e Piero Ausilio, conoscono bene l’ambiente e rappresentano i veri valori dell’Inter.”
L’ex bomber nerazzurro ricorda Moratti e non esclude di tornare ad indossare i colori nerazzurri nelle vesti di dirigente: “È logico che una figura come quella di Moratti sia difficile da sostituire, impossibile direi. La sua è una storia di amore per il club, quando parliamo di Moratti, parliamo di Inter. Sono sempre in contatto con Javier e con l’Inter, club che amo. Mai dire mai nel calcio. Oggi non è fattibile, ma non posso chiudere le porte al futuro. Tutto è possibile, in fondo.”
La chiusura è affidata al caso Icardi, connazionale e erede di Milito: “Ho sempre detto che è un buon giocatore, con grandi margini di miglioramento. Ha già fatto goal importanti, darà grandi soddisfazioni alla squadra. I giocatori vanno giudicati, prima di tutto, per quel che fanno in campo. Io ho sempre preferito mantenere un profilo basso. Ognuno è libero di scegliere il proprio cammino, ma stando attento a non danneggiare l’immagine del proprio club. Con la biografia non ha fatto la scelta migliore. Mai andare contro i tifosi: hanno sempre ragione. Appoggiano la squadra ovunque, bisogna rispettarli”.