21 Febbraio 2017

Milito: “Triplete, Icardi e Simeone: vi racconto la mia Inter”

L'ex attaccante argentino nerazzurro ha parlato ai microfoni di un noto quotidiano sportivo iberico

Diego Milito ha parlato ai microfoni di AS spaziando a 360 gradi e toccando vari argomenti, tra i quali passato, presente e futuro dell’Inter.

Su Simeone: “Io credo che il Cholo prima o poi allenerà a San Siro. Non so quando, perché non sono un veggente, però ho questa sensazione, la sua strada e quella dell’Inter si incroceranno ancora in futuro. Inoltre lui ha giocato in Italia, quindi conosce benissimo l’ambiente…”

Sul triplete: “Molte volte mi tocca sentire che la nostra squadra era prevalentemente difensiva. Quando sento queste cose rispondo così: quante gare avete visto di quella Inter? Mi rispondono sempre quella con il Barcellona. Ma lì giocavamo contro la migliore squadra della storia, ed in una situazione molto particolare. Quella stagione eliminammo il Cska ed il Chelsea, poi il Barcellona ed il Bayern Monaco.  Contro i catalani a Milano vincemmo con una grande rimonta, mentre al Camp Nou giocammo in 10 contro 11 per la maggior parte del tempo. In Italia ci definirono “eroi”, mentre in altre Nazioni ci dissero che eravamo “eccessivamente difensivi”, il che è ingiusto. Giocavamo con 4 punte, dove sta il gioco difensivo? Il fatto che le punte poi tornassero in difesa in ogni azione, è solo un merito”.

Su Mourinho: “Nonostante tutto, la sera della semifinale di ritorno lui era molto tranquillo. I tifosi blaugrana hanno un particolare astio nei suoi confronti, ma lui ci donò grande tranquillità, sono sincero. José è stato uno degli allenatori più importanti per me, ho ancora un rapporto speciale con lui. In quella stagione ci aiutò moltissimo, toglieva pressione a noi e se la caricava sulle sue spalle. Il “rumore dei nemici” ne è una dimostrazione”.

Su Icardi: “Chiunque segni 60 gol con la maglia dell’Inter penso che si meriti la Nazionale, questo è fuori di dubbio. Il problema è che storicamente l’Argentina ha sempre avuto delle punte eccezionali: adesso abbiamo Messi, Dybala, Aguero ed Higuain. È difficile escluderne uno per Maurito. Lui ha 24 anni, è davvero molto giovane, deve continuare così e prima o poi la convocazione arriverà”.

GABIGOL FIRMA LA SUA PRIMA RETE ITALIANA