Da Arturo Vidal ad Henrikh Mkhitaryan, il cambio filosofico dell’Inter a centrocampo è netto. Se il centrocampista cileno era stato indicato come uomo di Conte, l’armeno in arrivo dalla Roma può essere definito a tutti gli effetti come una scelta di Simone Inzaghi. Proprio il tecnico nerazzurro lo ha convinto nelle scorse settimane a declinare la nuova proposta della Roma per il rinnovo ed accettare il progetto interista, in questo momento più ambizioso rispetto a quello giallorosso.
Come sottolineato questa mattina da La Gazzetta dello Sport, la presenza di Mkhitaryan garantisce ad Inzaghi tanta duttilità in mezzo al campo e non solo, visto che può giocare anche da trequartista o seconda punta. Ai nastri di partenza, però, sarà il vice Calhanoglu, o comunque con il turco si giocherà il posto partita dopo partita. Perché lo stesso allenatore è stato chiaro: l’armeno arriva per avere un ruolo importante, quello di un titolare aggiunto e non di un’alternativa.
Del resto Inzaghi è sempre stato un grande amante dei centrocampisti di qualità, dalla stagione superlativa di Calhanoglu nella scorsa all’esperimento Luis Alberto in posizione da mezzala riuscito a pieni voti alla Lazio. Chissà che l’arrivo quasi in sordina a costo zero di Mkhitaryan non possa in realtà rivelarsi un’arma decisiva per la cavalcata allo scudetto della prossima stagione.
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