Henrikh Mkhitaryan ha parlato della nascita della nuova Inter, dei nuovi acquisti e degli obiettivi per la prossima stagione, in una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport. Il centrocampista armeno si è anche soffermato sul ricordo della finale di Champions League a Istanbul.
Queste le sue parole:
NUOVA INTER – “La cosa più importante è che saremo all’altezza. Siamo in un momento di trasformazione, abbiamo cambiato tanto, rimanendo noi stessi. Sono forse diverse le caratteristiche dei singoli, ma non la struttura e il modo in cui giochiamo. Lavoriamo per migliorarci tutti insieme, vecchi e nuovi”.
THURAM – “Marcus lo seguo da un po’, lo vedevo in Germania e mi piaceva il suo modo di muoversi. È veloce e tecnico, starà a noi servirlo in maniera differente: lui ad esempio ha grande progressione da sfruttare. Lo aiuteremo a migliorare, ma sicuramente anche lui migliorerà noi”.
FRATTESI PER BROZOVIC – “Abbiamo perso un giocatore importantissimo, però è arrivato un ragazzo davvero fortissimo. Non dico che Frattesi diventerà fortissimo, dico che lo è già… Oltre a saper dare assist e a giocare la palla, sa bene come segnare: appena vede uno spazio si butta dentro in velocità e questa è una caratteristica importante. Se servito bene, può essere un’arma in più, unita alle tante che abbiamo già in squadra”.
SAMARDZIC – “L’anno scorso, giocandoci contro, abbiamo visto tutti un talento dal grande potenziale. E non ho mai pensato che la concorrenza sia un problema: più siamo, più possiamo aiutarci. Alla fine, lottiamo tutti per lo stesso obiettivo, vincere partite e vincere trofei”.
NUOVO CENTROCAMPO – “Tra i migliori d’Europa? Così, scritto su un foglio, forse sì. Ma poi bisogna passare dalle parole ai fatti. Con le prestazioni dobbiamo dimostrare di meritarci tutta questa considerazione. La stagione sarà lunga e questa abbondanza può aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi”.
NUOVA CHAMPIONS LEAGUE – “Arrivare in cima una volta è meno difficile che ripetere lo stesso percorso o stabilizzarsi a un certo livello. Di certo, siamo pronti per la sfida perché abbiamo una squadra davvero forte: vediamo chi ci capiterà nel girone e poi ricomincerà la corsa. Noi ci siamo. E poi non c’è solo la Champions: lo scudetto è un obiettivo di tutti, sappiamo quanto sia importante per i tifosi, ma non dimentichiamoci di Coppa Italia e Supercoppa. Vogliamo anche quelle: sono trofei e, se li vinci, ti viene fame per continuare a vincere”.
ISTANBUL – “No, quello è un capitolo chiuso, un’altra storia: inevitabilmente, ce la porteremo dentro, ma adesso inizia un percorso nuovo da costruire giorno dopo giorno. Se ci ho pensato quest’estate? Beh, quasi ogni giorno. Quella è quasi una partita della vita: magari ricapiterà ancora, magari no… Di certo, è un grande peccato perché meritavamo di vincere. Tutti si aspettavano che il City ce ne facesse 3 e invece penso che siamo stati superiori noi”.
INFORTUNIO PRIMA DELLA FINALE – “È stata una sfortuna farsi male giusto contro il Milan, sono stato fuori tre settimane e ho fatto di tutto per rientrare a Istanbul, però basta guardare indietro, basta pensieri negativi: concentriamoci su quelli positivi, proviamo a rivivere quelle emozioni”.
PROSSIMA STAGIONE – “Essere allo stesso livello con un anno in più? Certo, mi impegno per stare in forma. Sono pronto a iniziare forte, a dare tutto per rimanere al top. Non ci sono segreti, anzi uno c’è e sono i miei compagni: da solo non si va da nessuna parte. Ma anche io ci metto del mio, col lavoro fisico, col recupero, con la testa… È un insieme di fattori. Il calcio, alla fine, è democratico: ti restituisce tutto ciò che gli dai”.
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