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Mkhitaryan è il “professore” dell’Inter: i voti dei quotidiani alla sua partita

Non sarà il giocatore più appariscente della rosa dell’Inter, ma anche ieri sera Henrikh Mkhitaryan è stato tra i migliori in campo. Nel successo contro la Juventus, che ha garantito l’accesso alla finale di Coppa Italia, l’armeno ha fornito la sua solita prestazione totale, completa sia in attacco che in difesa, sfiorando anche il gol.

Lo evidenziano bene anche i giornali. La Gazzetta dello Sport e Tuttosport, in particolare, gli assegnano la palma di migliore in campo. La Rosea, nello specifico lo definisce “l’uomo ovunque”, esaltando la sua qualità in mezzo al campo, capace di esaltare chi gli gioca vicino. Per il quotidiano torinese, invece, Mkhitaryan è un “professore”, in grado di fare sempre la giocata giusta.

Il Corriere dello Sport sottolinea come il riposo forzato di Empoli lo abbia rigenerato, permettendogli di giocare una gara ambivalente, vivace con il pallone tra i piedi e sempre attenta e puntuale in fase di non possesso. Il giornale romano, inoltre, si sofferma proprio sulla prestazione difensiva, sottolineando come la “valanga di palloni” intercettati.

Di seguito le pagelle di Mkhitaryan dai principali quotidiani sportivi, con anche il voto che abbiamo dato noi di Passione Inter:

La Gazzetta dello Sport 7 – “L’uomo ovunque, l’uomo che quando sbaglia il primo passaggio – dopo l’80’ – quasi viene voglia di applaudirlo. Qualità pura, che esalta chi gli sta vicino”.

Corriere dello Sport 7.5 – “Motivi personali l’hanno tolto dalla sfida con l’Empoli. E il riposo gli ha fatto bene, perché è vivace in fase di palleggio, ma pure attento quando si tratta di abbassarsi e coprire. Intercetta una valanga di palloni”.

Tuttosport 7.5 – “Fa sempre la cosa giusta, stravincendo il duello con Miretti. Professore”

Passione Inter 7.5 – “Il più in ombra del centrocampo nella prima mezz’ora, cresce esponenzialmente alla distanza e si rivela sempre prezioso con i suoi movimenti tra le linee. Eccezionale anche il suo apporto in fase di non possesso. Ci vuole un miracolo di Perin per negargli il gol. Una prestazione eroica per l’uomo irrinunciabile nella mediana nerazzurra”.

Enrico Traini