Le parole di Beppe Marotta a pochi minuti da Monza-Inter, gara valida per la 20a giornata del campionato di Serie A 2023/2024. L’amministratore delegato nerazzurro ha parlato degli obiettivi stagionali e del mercato ai microfoni di Sky Sport.
Queste le sue parole:
LEPRE E CACCIATORE – “In questo momento siamo in una fase interlocutoria e quindi essere lepre o cacciatore cambia poco. Noi ora siamo lepre proprio perché tante critiche ci sono piombate addosso e dobbiamo bravi a essere solidi e respingerle, come la lepre deve evitare le fucilate del cacciatore”.
OBIETTIVO PRIMARIO – “L’obiettivo dell’Inter è quello, dall’altro della sua storia e del palmares, di cercare di vincere tutte le competizioni in cui partecipa. Deve rispettare gli avversari, ma senza paura di nessuno. Poi vincerà la squadra migliore in ogni competizione, poi se vincerà qualcun altro toglieremo il cappello. In questo momento non siamo presuntuosi da dire che vinceremo lo Scudetto. Noi lotteremo fino alla fine per tentare di vincerlo”.
ATTACCANTE – “Noi siamo l’attacco più prolifico e questo depone a favore del reparto offensivo e di tutta la squadra. Non vedo criticità e l’assetto offensivo ci dà garanzie per il prosieguo della stagione. Siamo sicuri di avere un’attacco di altro profilo”.
MERCATO E ZIELINSKI – “L’attività di calciomercato è sempre attiva e siamo sempre attenti a questa e quella opportunità. Da gennaio si possono contattare i giocatori svincolati e noi siamo attenti, ma da qui a essere vicini a un accordo ci passa. Per ora non c’è nessun accordo”.
ATTACCO – “Devo dire che ci sono state molto, molto, molto le prestazioni di Lautaro e Thuram che hanno dato stabilità in campo alla nostra squadra. Hanno sempre giocato e con loro in squadra siamo tranquilli. Abbiamo anche 2 giocatori di grande esperienza. Contro il Verona Arnautovic ha fatto male e non si può mettere in croce per una partita. Poil gioco di Inzaghi premia tanti giocatori nella realizzazione e quindi non sentiamo di dover intervenire sul mercato”.
JUVENTUS – “La Juventus ha Allegri, che ha tanta esperienza e che ha impartito loro una bella mentalità. Anche noi l’abbiamo. Possono essere pericolosi, ma dobbiamo guardarla in modo positivo e deve essere uno stimolo. Si parla dello scontro diretto di febbraio, ma spesso si può scivolare anche contro squadre di provincia. Non credo che lo scontro diretto del 4 febbraio sarà decisivo”.
ALLEGRI – “Chiamai Allegri dopo Conte? Si tratta di un modus operandi normale: quando finisce un rapporto si cerca chi è libero. Allegri era libero e lo abbiamo contattato. Poi abbiamo scelto Inzaghi e siamo contenti”.
Le parole del presidente nerazzurro
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