Moratti: “Lascio l’Inter in buone mani”
Si sa, gli addii non sono mai semplici; soprattutto in amore, soprattutto dopo 18 anni di cuore e passione.
Quel momento, per Massimo Moratti, sembra giunto. A sancirlo, l’ultima assemblea dei soci prima dell’era Thohir.
Per il presidente,“si è trattato di un’assemblea emotiva. Ho apprezzato gli applausi e la simpatia di tutti. Son io a dover essere riconoscente per la loro pazienza”.
Un Moratti visibilmente commosso, quindi, consapevole di “aver affidato la squadra a chi sa di avere tra le mani una macchina molto importante e molto veloce. Loro devono saperla guidare ma credo che abbiano tutta l’attenzione e e preparazione per farlo nel migliore dei modi. Sono ottimista”
Volgendo lo sguardo al capitolo presidenza, il padre dell’Inter del Triplete ha rivelato che dovrà parlarne con Thohir mentre faranno parte del CdA otto membri, con closing previsto a quindici, di cui tre messi lì da Moratti stesso. In aggiunta, rivela che la famiglia Moratti sarà “dentro col 30%, lì per partecipare alla vita dell’Inter anche se resta ancora da capire in che ruolo”.
In conclusione, un commento sul Thohir – probabilmente in tribuna per la sfida con il Livorno – fan di Nicola Ventola: “L’ha detto perché era il giocatore che più conosceva anche per le parentele indonesiane. È stato spontaneo anche se poi arrivano gli esperti dell’immagine per dirti che una cosa così non devi dirla. Io, invece, redo che sia una cosa molto simpatica e carina. Non ha detto il più forte, ha detto che lo conosceva, l’ho trovata una cosa simpaticissima”.