Artefice dell’arrivo in Italia di José Mourinho nell’estate 2008, Massimo Moratti non poteva esimersi dal commentare il ritorno dello Special One dopo oltre dieci anni dall’addio. Stavolta, però, ad accoglierlo sarà la Roma, in un’esperienza per certi aspetti molto suggestiva, conoscendo sia l’esuberanza del tecnico portoghese che la difficoltà a gestire una piazza tanto grande ed ambiziosa come quella giallorossa. Per questo motivo l’ex presidente dell’Inter ne ha parlato ai microfoni di Radio Deejay pochi minuti fa. Le sue parole:
MOURINHO – “Non so se è cambiato, credo abbia lo stesso carattere. Poi il calcio cambia e bisogna inseguirlo, credo si sia trovato con squadre che non avevano i mezzi all’altezza delle sue ambizioni. Ma vederlo tornare in Italia è divertente. Mi ricordava molto Herrera prima di prenderlo, avevo sentito dichiarazioni che erano molto simili. Quindi se tanto mi dava tanto, era bravo anche lui. Ha la possibilità di far bene alla Roma senza dover arrivare al top, ma sarà sorprendente quello che farà. Mi diverte pensare al suo arrivo, a quello che riuscirà a dire. Se ha rovinato la festa dell’Inter? Un tempismo particolare (ride, ndr)”.
SCUDETTO INTER – “Mi è piaciuta la continuità dei risultati nella seconda parte del campionato, il fatto di superare polemiche e problemi legati alla società. Conte è stato molto bravo a isolare la squadra, ha un carattere fortissimo”.
SUPERLEGA – “Se avessi firmato? E’ antipatico dirlo, ma no, non avrei firmato. Una cosa simile mi era stata paventata da un gruppo di nuovi manager che stavano studiando questa cosa, la trovavo troppo privilegiata”.
MOURINHO NELLO SPOGLIATOIO – “Lui contro tutti? Questo tipo di figura che si rifaceva alle immagini di guerra, è più per l’esterno. All’interno dello spogliatoio è di una professionalità fenomenale.Porto come esempio una partita col Milan, espulso Sneijder a fine primo tempo, bufera a San Siro. Andai negli spogliatoi e c’era un silenzio incredibile, era molto calmo, io mi aspettavo di vederlo infuriato con l’arbitro. Li aveva calmati per non affrontare la partita con vittimismo, e poi vincemmo. Conte è più o meno simile in questo. Sono entrambi grandi lavoratori”.
RONALDO – “Vederlo con la maglia rossonera? Quello mi ha dato fastidio. Contro di noi ha fatto un gol di una bellezza incredibile, si vedeva la sua classe”.
PROPRIETA’ STRANIERE – “Il mio famoso gesto dell’ombrello come appartenenza? Era su una punizione di Pirlo, mi fissavano sempre i fotografi e quindi mi han beccato. Però le proprietà straniere le vedo abbastanza partecipi. Zhang era obbligato a stare distante, ma vuole essere partecipe. Ha un carattere diverso dal mio, ma è molto gentile e appassionato. Vedo quello del Parma che soffriva come un pazzo, quello della Fiorentina mi sembra un estroverso”.
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