25 Febbraio 2019

Mostra su Weisz, Marotta: “Orgoglioso di essere qui, come Inter vogliamo trasmettere dei valori importanti”

Il dirigente nerazzurro ha già espresso la sua opinione su quanto accaduto in Fiorentina-Inter in giornata, a margine del "Premio Facchetti"

La delusione e, soprattutto, la frustrazione per quando accaduto durante Fiorentina-Inter sono sensazioni presenti quest’oggi ad Appiano Gentile. Il pareggio, che suona evidentemente come una sconfitta, non è andata giù al popolo nerazzurro e, più in generale, ai veri appassionati di calcio. Lo scivolone di Abisso rimarrà un tema da discutere ancora per molto. Intanto, si cerca di voltare pagina per dare più importanza al futuro prossimo della squadra. Già questa sera si parla di altro, in particolare di Arpad Weisz e la mostra inaugurata in suo onore al Memoriale della Shoah.

Durante l’evento dedicato allo storico allenatore dell’Inter, ebreo e vittima delle leggi razziali durante il regime fascista, è intervenuto Beppe Marotta. Il dirigente nerazzurro è stato invitato all’appuntamento e, come riportato dall’Inter sul proprio sito, ha tenuto un lungo discorso sull’importanza della memoria e di questa iniziativa:

“Per me è sicuramente un motivo d’orgoglio essere quì stasera in questa lodevole iniziativa e il mio intento è quello di dare un’ulteriore conferma alla collaborazione già esistente tra la società che rappresento e il Memoriale della Shoah. L’intento di questa collaborazione – che mi sembra già molto rodata – è principalmente quello di trasmettere uno dei valori più importanti della nostra umanità che è il valore della memoria e trasmetterlo a tutti i nostri ragazzi, a tutti i nostri giocatori”.

“Noi annoveriamo circa 1000 ragazzi e so che l’anno scorso ne sono venuti circa 400 in due occasioni e la cosa più importante è stata che quando noi a fine stagione, come sempre abbiamo fatto delle domande su quello che è stato l’andamento della stagione e sul ricordo più significativo, quello che mi hanno riferito – perché io non c’ero – è stato che la maggioranza di questi ragazzi ha risposto che è stata questa visita al Memoriale della Shoah e questa è una grande soddisfazione”.

“Il calcio è uno sport ma soprattutto una grande palestra di vita, quindi rinnovo il nostro impegno per cercare di contribuire nel nostro a tenere sempre saldo questo grande principio e valore”.

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