Mourinho sul Triplete: “La più grande impresa di sempre di un club italiano. Se fossi tornato a Milano, non sarei più andato a Madrid”

Intervistato ai microfoni di DAZN, Josè Mourinho, ex allenatore dell’Inter ed uno degli eroi del Triplete, ha parlato di quei mesi e di quelle vittorie in nerazzurro: “Andammo a giocare la finale di Coppa Italia e segnò Milito. A Siena segnò Milito. A Madrid contro il Bayern Monaco in finale di Champions, doppietta di Milito. 4 gol in 3 partite, un giocatore formidabile. Credo però che sia stata soprattutto la famiglia a vincere. Abbiamo realizzato qualcosa di storico, qualcosa di eterno, un legame tra me e i protagonisti di quell’impresa indescrivibile. Adesso, la nuova generazione di tifosi interisti, persone sotto i 60 anni, hanno in mente quella stagione. Fu il periodo migliore per qualsiasi club della storia del calcio italiano, in una nazione dove ci sono anche Juventus e Milan”.

Sul legame con i suoi ex giocatori all’Inter: “C’era un legame speciale fra tutti noi, la miglior definizione è quella di fratelli. Fu un gruppo di lavoro fantastico, abbiamo una chat con tutti quelli del Triplete, che si chiama appunto così. Ogni giorno ci sentiamo fra noi, rievochiamo ricordo, ci preoccupiamo di come stiamo, ci supportiamo, sono cose che restano per sempre”.

Infine, sul mancato ritorno con la squadra a Milano in quella serata: “Non andai negli spogliatoi perchè sapevo che avrei perso il controllo. Mi conosco bene. Dirò una cosa che non ho mai detto, non sono tornato a Milano perchè se fossi tornato lì, non sarei più andato a Madrid. Era la mia terza occasione di andarci, dopo due no, e fu per questo che non tornai. Mi mancano, il tempo non torna indietro. Ma gli amici sono per sempre, io li vedo così.

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