La moviola di Inter-Barcellona: il VAR salva più volte Vincic e sul rigore finale…
Tutti gli episodi dubbi della partita di ieriInter-Barcellona è stata serata di straordinari per la moviola e soprattutto per il VAR. L’arbitro Vincic infatti è spesso posizionato bene ma, forse, disattento, perdendosi i momenti cruciali che avrebbero potuto svoltare la partita. Fortunatamente per lui Van Boekel è invece molto attento e lo richiama.
In primis sul possibile rigore per l’Inter, in cui lo richiama all’on field review. L’arbitro aveva infatti sorvolato su un tocco di mano clamoroso in area (forse questo Xavi nelle sue polemiche post gara lo aveva dimenticato). Rigore poi giustamente non dato perché Lautaro, partito in leggerissimo fuorigioco, pur non toccando la palla, influisce sull’azione. Giusto anche annullare il goal di Correa per fuorigioco, anche se forse si poteva evitare di farlo correre per 50 metri e farlo segnare prima di segnalarlo.
VAR, fortunatamente per l’Inter, decisivo anche in occasione del pareggio del Barcellona, poi annullato. Sulla smanacciata di Onana, Ansu Fati tocca di mano in maniera involontaria ma decisiva, indirizzando il pallone nella zona di Pedri. Anche qui l’arbitro non lo aveva notato, decisivo l’on field review dopo il richiamo del VAR. Infine l’episodio più controverso, il rigore chiesto dal Barca nel finale per presunto tocco di mano di Dumfries.
Giusto, come ribadito da La Gazzetta dello Sport, non assegnarlo vista la situazione limite. Le immagini infatti non riescono a chiarire del tutto se Dumfries effettivamente tocchi il pallone con il polso oppure no. L’olandese entra in maniera scoordinatissima e folle in area, ma non si può dire oltre ogni ragionevole dubbio che l’abbia toccata oppure no. Evidente il tocco di testa dell’attaccante blaugrana, non il polso di Dumfries. In una situazione tanto grigia e al limite, giusto propendere per non assegnare il penalty.
Promosso a pieni voti il VAR, un po’ meno Vincic che però, perlomeno, quando richiamato a rivedere le azioni non sbaglia.