Come da tradizione, il derby d’Italia tra Juventus ed Inter si è portato dietro diverse polemiche arbitrali. Una gara ricca di agonismo e di intensità, nella quale non sono mancati gli episodi da moviola. A partire dalla gestione dei cartellini gialli, estratti nel primo quarto d’ora nei confronti di Lautaro Martinez e di Rabiot. Ma soprattutto nei contatti avvenuti nei pressi delle due aree di rigore, con quello assegnato ai nerazzurri nel corso del primo tempo per il pestone di Morata su Dumfries ed il contatto che rimane tutt’ora molto dubbio tra Bastoni e Zakaria.
Questa la moviola di questa mattina sulle pagine de La Gazzetta dello Sport: “Irrati, il direttore di gara, nei primi 14’ estrae due cartellini gialli (Lautaro, calcio in volto a Locatelli; Rabiot in ritardo su Barella) corretti. Proprio i due ammoniti hanno rischiato, poco dopo, di prendere il secondo provvedimento (Rabiot su Lautaro, Lautaro su Chiellini) ma Irrati ha scelto di non procedere con la sanzione (giustamente, ma il primo contatto era da punizione). I fatti che però prendono lo ‘zoom’ avvengono dal 44’ al 49’ del primo tempo. Il Var scorge un pestone di Morata sul piede di Dumfries, situazione non vista da Irrati: è rigore dopo ‘on field review’. Il tiro di Calhanoglu viene respinto e dopo una serie di carambole e contatti che portano la palla in rete, Irrati annulla perché ravvisa un fallo dell’interista. E anche qui interviene il Var che ‘scova’ un’entrata in area di De Ligt che finisce per impattare sull’azione dopo la respinta di Szczesny. Rigore da ripetere e 0-1”.
Andando invece ai secondi 45′, ecco l’analisi dell’episodio che ha fatto scaturire le proteste della panchina della Juventus: “Nella ripresa c’è un episodio che potrebbe portare a un calcio di rigore per la Juve: siamo al 53’ e, in uscita dall’area interista verso sinistra, Bastoni rischia moltissimo andando in contrasto con Zakaria: avviene dentro o fuori dall’area il contatto delle gambe destre? Irrati attende il ‘silent-check’ con Mazzoleni che lascia la decisione dal campo, ovvero punizione al limite, ma il dubbio rimane. Circa i due rigori chiesti dalla Juve a fine gara (da De Ligt e Vlahovic): non ci sono gli estremi per poterli assegnare”.
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