GdS – La moviola di Inter-Milan: espulsione inevitabile per Ibra, giusto il rigore su Barella
Analizziamo gli episodi più dubbi dal match di ieri sera di Coppa ItaliaE’ stato un derby vinto e dominato dall’Inter quello che ieri sera che ha consentito alla formazione di Antonio Conte di eliminare il Milan ed accedere alle semifinali di Coppa Italia. In attesa di scoprire chi tra Juventus e Spal avrà accesso al prossimo turno in cui se la dovrà vedere con la squadra nerazzurra, torniamo però sul match di ieri sera in cui non sono mancati i casi da moviola. Anche se, come vedremo nell’analisi realizzata da La Gazzetta dello Sport, Valeri prima e Chiffi poi hanno gestito quasi alla perfezione i numerosi episodi capitati nel corso della partita. Ecco la moviola di Inter-Milan tra primo e secondo tempo:
PRIMO TEMPO – “Più di cento minuti pieni di decisioni per l’arbitro, anzi per gli arbitri, visto che Valeri è costretto da un infortunio al 74’ a lasciare il campo al quarto uomo Chiffi che porta a termine la sfida. Gli episodi: giusto far giocare sui potenziali mani di Meité al 26’ e al 38’ di Theo Hernandez, entrambi con le braccia sul corpo. Al 45’ le scintille Lukaku-Ibra dopo il fallo di Romagnoli sul belga, corretto usare i gialli per entrambi per tentare di smorzare la tensione, mentre una mano più pesante avrebbe forse esasperato ulteriormente gli animi”.
SECONDO TEMPO – “Al 58’ corretto il secondo giallo per lo svedese che sgambetta Kolarov sulla sua corsa, così come il giallo a Rebic al 63’ con il gomito sul volto di Barella nello stacco. Al 69’ Leao in scivolata atterra Barella all’ingresso in area. All’arbitro, forse impallato da Kessie, sul momento sfugge, con il carico del secondo assistente che da pochi passi non segnala nulla. Ma poi a salvare la sua direzione è il Var Banti che al monitor gli mostra il contatto con cui Leao aggancia il piede destro dell’ex Cagliari salvando il direttore di gara che decreta il rigore per i nerazzurri. Quindi il subentro di Chiffi (dopo 6’ di stop che portano ai 10’ di recupero) che al 96’ coglie il tocco ingenuo di Meité da dietro su Lautaro che vale la punizione che poi porta al 2-1 con cui Eriksen chiude i giochi non prima di aver ammonito Kessie al 99’ e subito dopo Hakimi”.
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