GdS – La moviola di Inter-Milan: manca l’espulsione a Kessié, ma sul rigore tolto a Lukaku…
Ecco l'analisi degli episodi principali nel derby della MadonninaHa poco da recriminare l’Inter in merito al derby perso nel pomeriggio di ieri contro il Milan. La formazione nerazzurra, totalmente in tilt nei primi 15′, non ha saputo reagire all’uno-due micidiale messo a segno da Zlatan Ibrahimovic, accorciando solamente con Lukaku ma senza agguantare il pareggio finale. Come ribadito da Antonio Conte a fine partita, nonostante le numerose buone occasioni, la sua squadra non è stata abile a sfruttarle per rimettersi in partita, soccombendo così ai cugini rossoneri. Analizzando però la moviola di questa mattina sulle pagine de La Gazzetta Sportiva, vediamo alcuni episodi piuttosto dubbi non sanzionati dall’arbitro Mariani, come in occasione del bruttissimo fallo di Kessié al 56′ che avrebbe strameritato il secondo cartellino giallo.
La moviola di Inter-Milan: “Partiamo dall’episodio spartiacque: siamo al 73’ quando dopo un contatto con Donnarumma, Lukaku va giù in area. Mariani è convinto e indica il dischetto, ma ad essere decisivo è l’intervento del Var Irrati che annulla tutto per fuorigioco del belga al momento del passaggio di Eriksen. Il rimpallo su Kjaer, che intercorre tra questi due momenti, infatti è giudicato come fortuito e non come una deviazione volontaria che rimetterebbe in gioco il nerazzurro. Corretto annullare. Così come è corretto il rigore, piuttosto solare, assegnato dall’arbitro in avvio quando Kolarov, tradito dalla finta di Ibrahimovic, lo colpisce. Ma la storia di questo derby sul fronte arbitrale è costellata di scelte infelici. La trattenuta di Kjaer a Lautaro davanti all’area al 36’ poteva essere fischiata, così come doveva essere sanzionato il fallo di Theo su Lukaku al 37’ su cui Mariani lascia correre. Ma, al netto di un nervosismo generale e qualche insicurezza, la cantonata è al 56’ quando si perde un fallo netto di Kessie a Hakimi che gli sarebbe potuto costare il secondo giallo e l’espulsione”.