Partita senza errori che determinano il risultato quella della squadra arbitrale assegnata ad Udinese-Inter. Le decisioni, grazie all’ausilio del VAR, sono tutte corrette, ma resta una giornataccia da incubo per Chiffi.
Netto il fallo di Marì su Dzeko: il difensore non tocca minimamente la palla e stende praticamente a porta vuota il numero 9 dell’Inter. Giusto anche convalidare il tap-in di Lautaro sul rigore sbagliato nonostante le proteste. La palla infatti dopo aver sbattuto sul palo tocca la mano di Silvestri, rimettendo quindi in gioco a rigor di regolamento l’attaccante nerazzurro che ribadisce in rete.
Giusto sorvolare su un contatto irrisorio tra Darmian e Samardzic così come corretta anche la decisione di annullare il 3 a 1 di Vidal. L’errore è di Correa che si fa prendere dalla foga e lo serve inspiegabilmente in evidente fuorigioco nonostante il 2 contro uno con il portiere. Arbitraggio che parrebbe quindi piuttosto valido nel complesso, ma Chiffi deve ringraziare Banti al VAR, che lo salva dal prendere un abbaglio clamoroso sul rigore per l’Inter. Anzi due. Da ottima posizione e senza visuale coperta, sulla carta non c’era certo bisogno che il VAR lo richiamasse per dirgli che su Dzeko era fallo evidente: senza tecnologia non avrebbe assegnato un penalty clamoroso. Sul rigore poi avrebbe annullato una rete valida perché non si avvede del tocco di Silvestri dopo che la palla ha colpito il palo. Due errori contro l’Inter che senza tecnologia sarebbero pesati come un macigno.
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