Mudingayi si presenta: “L’Inter è un punto di partenza, l’ho sempre voluta. Su JC, Pazzini e Ramirez…”
Periodo di presentazioni. Dopo i nuovi arrivi Handanovic e Silvestre presentati a Pinzolo, ecco il turno di Gaby Mudingayi, giunto dal Bologna. Il centrocampista belga è stato presentato poche ore fa nella sala stampa di Appiano Gentile, accompagnato da Piero Ausilio e Marco Fassone. Ecco l’intera conferenza riportata da inter.it.
Innanzitutto, parola al nuovo direttore generale nerazzurro, che ha così presentato il centrocampista: “A nome di tutta la Società do il benvenuto ufficiale a Mudingayi, giocatore che è stato fortemente voluto dal club, dall’allenatore in particolare, e che va a completare il nostro reparto di centrocampo portando quel contributo di esperienza indispensabile, con un curriculum di 200 presenze già collezionate in Serie A. Gaby farà fare un ulteriore salto in questo senso all’Inter andando a congiungersi con quella politica che il nostro club sta portando avanti e che vede integrazione di ragazzi giovani con il gruppo dei giocatori più esperti, dei campioni che hanno costruito la storia di questa società“.
Dopo questa breve presentazione, parola a Gaby. La prima domanda riguarda proprio le prime sensazioni e le prime emozioni provate nel passaggio all’Inter: “L’emozione è tanta perché arrivare in una società come questa è un passo importante. Devo ammettere che non ci credevo più, ho sempre lavorato per arrivare in una società come questa. Quando dico darò l’anima è proprio quello che intendo fare, qui bisogna dare sempre il massimo e l’impegno da parte mia non mancherà mai. Per me l’Inter è un punto di partenza, con questa maglia vorrei fare più partite possibili e, perché no, finire la mia carriera qui“. Nonostante l’età (30 anni), Mudingayi confida che “ci si emoziona ancora ad entrare in uno spogliatoio come quello nerazzurro“, e poi in merito alla propria posizione in campo, spiega: “Sono qui per mettermi a disposizione dell’allenatore e del gruppo. In qualunque zona mi sarà chiesto di giocare cercherò di dare sempre il massimo. Ho parlato con Stramaccioni, mi sto allenando e lui mi sta guardando un po’, sarà poi lui a decidere dove farmi giocare“. I momenti prima del passaggio? Come ci è arrivato Mudingayi all’Inter? “Appena ho saputo che c’era un interessamento da parte del club nerazzurro ho subito detto al mio procuratore che era qui che volevo venire, non ho neanche fatto caso alle altre squadre che mi cercavano. Quella è stata una settimana dura perché volevo assolutamente venire qui, ma non perché avevo paura di altre cose. Volevo conoscere i compagni, l’ambiente e iniziare con loro. Se temevo di essere deferito per la vicenda calcio-scommesse? Io ero tranquilissimo sin dall’inizio, anche perché sono stato sentito come persona informata dei fatti, ma non ero indagato, sono sempre rimasto molto tranquillo“.
Un parere poi sui compagni e sul modello di sempre: “Sto lavorando con tutti e mi trovo bene con tutti. Nell’amichevole con il Como ho giocato al fianco di Guarin, poi c’è Cambiasso che ha tanta esperienza e da lui posso imparare tanto, anche se non sono giovanissimo. Sono quasi 10 anni che sono in Italia, conosco bene il campionato italiano e ripeto darò il massimo, questo lo posso dire. Giocare con campioni come Snejider o Milito per me è una gioia immensa, io correrò per loro. Non ho idoli, ma giocatori ai quali ho sempre guardato con grande passione e che ho ammirato come Makelele“.
Sui partenti di lusso, Pazzini e Julio Cesar: “Mi dispiacerebbe se andassero via perché sono dei campioni, ma su partenze e arrivi io non so niente. Posso solo dire che il gruppo è fantastico e che tutti mi hanno messo a mio agio. Chi mi ha colpito di più tra i ragazzi della Primavera? Devo dire tutti perché ci mettono l’impegno e si vede che vogliono arrivare“. Una battuta poi su Gaston Ramirez, spesso accostato all’Inter e suo ex compagno al Bologna: “Se ha questa opportunità non ci deve neanche pensare perché è un giocatore giovane ma ha i numeri giusti e venendo qui potrebbe imparare ancora tanto. Lui ha già fatto vedere di essere un giocatore con qualità importanti”. Infine, Gaby chiarisce sulla sua condizione fisica: “Avevo un piccolo problema muscolare e non sono andato in ritiro con il Bologna, ma io ho sempre lavorato durante le vacanze. Adesso continuo a farlo qui, duramente, sono pronto e ho tanta voglia di dare il mio contributo”.