Nagatomo: “Ho l’Inter nel cuore, Spalletti è un grandissimo. Al Galatasaray per non perdere il Mondiale”
il terzino giapponese ha concesso un'interessante intervista a La Gazzetta dello SportDopo una prima parte di stagione caratterizzata da tante partite da titolare e diverse ottime prestazioni, la comparsa in campo di Yuto Nagatomo con la maglia dell’Inter si era notevolmente ridimensionata. Complice il periodo di crisi nel quale era entrata la squadra e la concorrenza diventata più serrata dopo il ritorno nelle rotazioni di Santon e l’adattamento di D’Ambrosio sulla fascia sinistra per favorire Cancelo, le presenze in campo del giapponese si contavano oramai sulle dita di una mano. Ecco perché il terzino, in accordo con la società, ha deciso di lasciare Milano per approdare al Galatasaray.
“Sono felicissimo di come stiano andando le cose. Compagni, società, allenatore e tifosi mi hanno accolto alla grandissima – ha dichiarato il giapponese a La Gazzetta dello Sport – Abbiamo davanti obiettivi importanti e non dobbiamo mollare. Vogliamo il titolo, questo pubblico se lo merita. Poi mi concentrerò sul Mondiale col Giappone”.
Intervista a Nagatomo: i motivi dell’addio all’Inter e l’approdo al Galatasaray
I motivi dell’addio all’Inter.
“C’era concorrenza e purtroppo non avevo la certezza di giocare titolare. Ci ho pensato bene e alla fine abbiamo deciso così: non potevo permettermi di non andare in Russia, il Mondiale è una competizione alla quale tengo tantissimo. L’Inter però è nel mio cuore e da qui non mi perdo una partita”.
Contro il Napoli sono arrivati dei segnali confortanti.
“La squadra ha giocato bene, ma ora serve tornare alla vittoria. Possibilmente già dalla prossima, contro la Samp“.
In ottica Champions, però, c’è bagarre.
“Non sarà semplice perché le avversarie sono forti e non mollano, ma l’Inter può e deve farcela. Arrivare nell’Europa che conta è fondamentale”.
Spalletti ha sottolineato alcuni limiti qualitativi della rosa.
“Probabilmente per stimolare l’ambiente e i calciatori, ma l’Inter è forte e ci sono i mezzi necessari per arrivare in Champions League. Ho totale fiducia nei miei compagni”.
Fino a dicembre si parlava di scudetto: poi cosa è successo?
“Accadde lo stesso con Mancini nel 2015. In testa per metà campionato, poi… Credo sia complicato rispondere a questa domanda, il calcio è strano. Ma sono sicuro che la squadra ripartirà”.
Lei, invece, sembra felice a Istanbul.
“Mi trovo benissimo. Compagni, club e tifosi mi hanno accolto alla grande. Sto giocando con regolarità e questa è la cosa più importante”.
Proprio il motivo che l’ha portata a salutare Milano.
“Esattamente. Con il Mondiale all’orizzonte non potevo permettermi di non giocare con continuità”.
Suo, quindi, il primo passo?
“Non proprio, la decisione è stata presa di comune accordo. Ho parlato con la società e l’allenatore, insieme siamo arrivati a questa soluzione. Tutto in piena serenità”.
A fine prestito cosa accadrà?
“Ora è presto per dirlo. Ora voglio vincere il campionato. Poi penserò alla Russia”.
Apre alla possibilità di tornare e rimanere a Milano?
“Ho l’Inter nel cuore, sono un tifoso e non avrei alcun tipo di problema a restare”.
Cosa pensa di Spalletti?
“Con lui non ci sono mai stati problemi. Parliamo di un grande allenatore, è fortissimo”.
Ormai 7 anni fa l’ultimo trofeo, la Coppa Italia: quanto tempo servirà per rinfrescare il palmarès?
“L’Inter è un top club e la speranza di tutti è di tornare a vincere presto. Per iniziare bisogna entrare in Champions”.
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