5 Agosto 2019

Nainggolan: “Non è stato difficile scegliere il Cagliari, sono carico. Inter? Si sono sbagliati su di me. E su Barella…”

Il Ninja si ripresenta al Cagliari in conferenza stampa

Giornata di ufficialità e presentazioni per Radja Nainggolan, che dopo tanta attesa ritorna a Cagliari in prestito. La conclusione dell’esperienza all’Inter rappresenta il fallimento del centrocampista belga nella scorsa annata, arrivato come il regalo di Luciano Spalletti per la qualificazione in Champions League, ma frenata da numerosi infortuni e da atteggiamenti poco apprezzati dalla società.

In diretta su Sky Sport, andiamo a vedere quali sono state le prime parole del Ninja in conferenza stampa: “Voglio ringraziare il presidente perché è stato subito chiaro e ha fatto una cosa quasi impossibile. Mi ha convinto, so quale è l’ambiente e che si dovrà lottare: sono pronto. Avevo altre offerte, ma non è stato difficile scegliere, avevo già in mente cinque anni fa quando sono partito di tornare, ma non pensavo così presto. A volte capitano situazioni che ti facilitano la scelta. Vorrei scrivere una storia importante e le vicende extra calcistiche hanno facilitato la scelta. Per sempre? Sono in prestito, vediamo se il presidente mi compra..”.

Sulla sua carriera – “Io ho fatto la mia vita e penso sempre di aver fatto bene, il resto non sta a me dirlo. La strada per Asseminello la ricordavo bene, l’impatto con il gruppo è stato ottimo e ci sono giocatori di buon livello. Ruolo? Mi metto a disposizione. Mi sono sentito con Maran al telefono e ha le idee chiare, lo vedrete”.

Cagliari – “Sono venuto qua, pensare in grande è l’obiettivo di ogni giocatore. Questa piazza ha bisogno della salvezza, penso che si sta costruendo una squadra con la quale si può guardare in avanti ma restiamo con i piedi per terra”.

Sull’Inter – “Sono carico e ho accettato la decisione dell’Inter: spetta a me dimostrare che si sono sbagliati. Sono venuto qua perché penso che si possa puntare in alto: salvezza prima di tutto ma con questa squadra si può osare”.

Su Barella – “L’ho conosciuto che era ragazzino, ma si vedeva che era un profilo di prospettiva. Nell’Inter ho provato a farlo ambientare e a dargli i consigli che anche io ho ricevuto da più giovane. Numero? Ho chiesto la 4″

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