Napoli-Inter: brividi d’alta classifica al San Paolo
Martedì al San Paolo è stato visibilio per i 70.000 cuori azzurri: mai la loro squadra era arrivata così avanti in Champions League e mai aveva surclassato in quel modo una potenza del calcio mondiale come il Chelsea. Questo testimonia non solo l’entusiasmo dell’ambiente partenopeo, ma soprattutto la prontezza e la pericolosità di una squadra che in soli tre anni ha saputo costruire ciò che in una realtà del genere sarebbe stato inimmaginabile. L’Inter arriva a questa sfida con il morale sotto i tacchi per il momento negativo che si perpetua da un mese circa: era il 22 gennaio quando i nerazzurri battevano la Lazio a San Siro, mettendo a segno l’ultimo colpo da tre punti in campionato. Questa sera il Napoli parte con tutti i favori del pronostico, ma vediamo quali saranno le chiavi tattiche di un match che potrebbe comunque rivelare delle sorprese.
DZEMAILI PER HAMSIK – Il Napoli scenderà in campo con gli stessi uomini di mercoledì, eccezion fatta per Hamsik, squalificato, che sarà sostituito molto probabilmente da Dzemaili. Per il resto sarà il solito 3-4-2-1 con Campagnaro, Cannavaro e Aronica davanti a De Sanctis; a centrocampo Maggio e uno tra Zuniga e Dossena (con il primo favorito) saranno rispettivamente sulla fascia destra e su quella sinistra con Gargano e Inler centrali, mentre in avanti Lavezzi e proprio Dzemaili supporteranno Edinson Cavani. Nelle ultime ora Mazzarri ha lasciato qualche dubbio dicendo che Zuniga potrebbe anche rivestire il ruolo ti mezza punta al posto del centrocampista ex-Parma, ma in ogni caso la prima soluzione con il colombiano in fascia sembra la più probabile.
DOUBLE DIEGO – L’Inter rispolvera lo schema tattico che ha fatto le fortune del primo Leonardo lo scorso anno, con quattro difensori, tre centrocampisti, un trequartista e due punte. Anche Ranieri non è nuovo ovviamente a questo modulo, ma a cambiare rispetto al recente passato è la tipologia di attaccanti: non più due prime punte tendenzialmente statiche come Milito e Pazzini, ma dentro il Principe (che per la verità ha mostrato di essere molto più dinamico del Pazzo) insieme a Diego Forlan, una punta molto atipica, in grado anche di produrre gioco oltre che di finalizzare. Non ci sarà Maicon, alle prese con guai muscolari, e a destra giocherà Nagatomo, con Chivu terzino sinistro. Centrocampo con Zanetti, Stankovic e Cambiasso, trequartista ovviamente Wesley Sneijder.
INTER OFFENSIVA – Per quanto riguarda l’Inter, bisogna ammettere che negli ultimi incontri è quasi sempre mancato l’apporto di Maicon in fascia destra, e anche stasera il brasiliano non potrà dare il suo contributo; ci proverà invece Nagatomo, che ha brillato molto sia in fase offensiva che in fase difensiva a Marsiglia e nelle ultime uscite. In terra francese Forlan ha dimostrato non solo di percorrere bene la via del ritorno in forma, ma anche di essere disposto a giocare sul tutto il fronte offensivo: probabilmente con Milito il suo lavoro non sarà vanificato, a differenza di mercoledì, quando Zarate e Sneijder non sono mai stati in grado di risultare pericolosi. La speranza è che, con l’andar del tempo, sia Forlan che l’olandese non finiscano col fare gli esterni d’attacco, cosa che svilirebbe tutte le loro potenzialità, in particolar modo quelle del numero 10, che non fa della corsa e della velocità la sua arma migliore.
ATTENZIONE ALLE FASCE – La vera forza del Napoli, prescindendo dalle qualità individuali degli attaccanti, è la convinzione con cui mette in atto il suo gioco. Maggio e Zuniga agiscono sempre larghissimi quando ricevono palla, favorendo gli inserimenti centrali dalle retrovie o dal centrocampo, e spesso Campagnaro (difensore esterno di destra), accompagna quasi sempre le azioni di un Maggio che appare in formissima: perché per attuare un gioco fatto di scatti e di accelerazioni improvvise è necessaria una forma fisica eccezionale, e gli uomini di Mazzarri, dopo qualche settimana di bassi, sono tornati sui loro alti livelli di sempre. Sicuramente Nagatomo, Chivu, Zanetti e Cambiasso dovranno stare ben attenti al leitmotiv tattico degli uomini in magli azzurra: palla da un difensore esterno al centrale difensivo, successivo lancio a imbeccare l’ala di centrocampo e sfera che dalle corsie laterali viene giocata verso il centro, dove Inler si mette in luce per i suoi repentini cambi di gioco e gli attaccanti si muovono con tagli ormai mandati a memoria. Siamo sicuri che i pericoli più grandi arriveranno da questo schema fisso, per questo ci auspichiamo tanta concentrazione da parte degli uomini difensivi nerazzurri, chiamati a contrastare quella che ormai sta diventando una vera e propria grande del calcio italiano. Appuntamento al San Paolo alle 20.45!