PREPARATI AL MATCH – Tutto su Napoli-Inter
La 26^ giornata di Serie A ci ha finora proposto la vittoria della Sampdoria e il pareggio del Milan per quello che riguarda la corsa all’Europa League. In attesa del big match di domani tra Lazio e Fiorentina, questa sera la banda Mancini si gioca le residue speranze per ambire all’Europa che conta in quel di Napoli contro gli uomini di Benitez. Higuain e compagni vengono dalla sconfitta a Torino, maturata grazie a un gran gol di testa di Glik, ma in generale sono una delle squadre più in forma del torneo: Shaqiri e compagni sono dunque chiamati a una prestazione di orgoglio e tenacia, senza però dimenticare che l’organizzazione di squadra può essere l’unico modo per battere gli avversari di oggi.
LA STORIA – Quello di stasera sarà il 78esimo Napoli-Inter della storia: 71 sono stati gli incontri di Serie A, con un bilancio che vede 35 successi partenopei e 18 nerazzurri a fronte di 18 pareggi; in Coppa Italia ci sono sei precedenti, tre dei quali sfortunati per gli ospiti e due con esito positivo (nel 1938 la gara terminò 1-1 dopo i tempi supplementari e fu rigiocata a San Siro). In genere è una sfida in cui si segna tanto: 93 in totale per il Napoli, 77 per l’Inter. L’ultimo successo ospite risale al 1997, quando un gol di Galante e un’autorete di Turrini fissarono il risultato sullo 0-2 per la squadra di Gigi Simoni e Ronaldo. Da allora solo un punto in campionato per i nerazzurri, che a febbraio del 2010 pareggiarono 0-0: era l’anno del triplete.
IL PRESENTE – Da allora la storia del Napoli è stato un crescendo di emozioni: prima la gestione Mazzarri e poi quella di Benitez hanno fatto sognare una piazza che non aveva le vertigini da alta classifica dai tempi di Maradona e Careca. Due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana hanno arricchito la bacheca partenopea, con due partecipazioni sfortunatissime ma onorevolissime alla Champions League: ad oggi la compagine di De Laurentis è ancora la squadra favorita per la qualificazione ai preliminari della prossima coppa dalle grandi orecchie, non tanto per il vantaggio sulle altre concorrenti, quanto per la qualità del reparto offensivo. L’arrivo di Gabbiadini ha bilanciato un periodo di poca brillantezza per i vari assi Higuain, Callejon, Mertens e Hamsik, ma l’abbondanza in avanti è palese. Proprio ciò che manca all’Inter: Icardi deve stringere i denti per non costringere Mancini a mandare in campo contemporaneamente gli agonici Podolski e Palacio. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le scelte dei tecnici.
LE FORMAZIONI – Il tecnico di Jesi conferma il 4-3-1-2 che ha fatto intravedere qualcosa di buono nelle prestazioni in Europa League: Handanovic, non perfetto contro la Fiorentina, difenderà i pali; davanti a lui la linea composta da D’Ambrosio, Ranocchia, Juan Jesus e Santon; in mezzo al campo il trio Guarin-Medel-Brozovic avrà il compito di contenere il Napoli e fornire il supporto appropriato all’attacco; in avanti Shaqiri suggerirà per il tandem Icardi-Palacio. Benitez è fedele al suo solito 4-2-3-1 spregiudicato: Andujar pare aver scalzato Rafael nelle gerarchie dello spagnolo; in difesa Mesto rileverà l’infortunato Maggio e Ghoulam darà riposo a Strinic; completeranno il reparto Albiol e Koulibaly; con Gargano ai box per uno stiramento, sarà Inler ad affiancare David Lopez; in attacco, a supporto del Pipita Higuain, sono favoriti Callejon, Hamsik e Gabbiadini (con Mertens e De Guzman che si accomoderanno inizialmente in panchina).
L’OCCHIO TATTICO – Il gioco del Napoli si fonda sul recupero palla immediato e si propone di innescare gli attaccanti esterni, sempre bravi a tagliare il campo generando due effetti positivi: il primo è quello di riuscire a puntare la porta direttamente, il secondo è quello di lasciare spazio all’avanzata dei due terzini. Ecco perché la fase offensiva dei partenopei è sempre ricca di interpreti. In quest’ottica ai quattro difensori in linea dell’Inter dovrà aggiungersi l’azione di Medel, che dovrà guidare i raddoppi di marcatura sugli attaccanti esterni che si accentreranno. In fase di possesso, invece, importanti saranno i movimenti di Shaqiri tra le linee e Palacio a svariare sul fronte offensivo: Guarin e Brozovic sono chiamati a rendere veloce la manovra senza trattenere troppo il pallone fra i piedi. Già nella partita di Coppa Italia è stato palese, infatti, che l’unico modo per far male al Napoli è attaccare in velocità sfruttando le giocate di prima. Nel dover indicare i due calciatori che secondo noi potrebbero decidere in positivo le sorti del match faremmo i nomi di Shaqiri da una parte e di Higuain dall’altra. L’argentino non sta vivendo la sua stagione migliore, ma da grande attaccante è sempre minaccioso in zona gol; lo svizzero invece sembra l’unico a poter dare nuova linfa alla sua altalenante squadra. Appuntamento per Napoli-Inter alle 20.45 al ‘San Paolo’!
di Gianluigi Valente