Napoli-Inter, sfida Murillo-Higuain: il colombiano sa come fermarlo!
Lunedì è in programma Napoli–Inter, big match tra prima e seconda della classe: la miglior difesa del campionato, con soli 7 gol subiti, si troverà di fronte un attacco con tantissima qualità, con un Gonzalo Higuain che sembra davvero inarrestabile. Secondo calciomercato.com, però, “se in Serie A c’è un tandem difensivo che può limitarne lo […]Lunedì è in programma Napoli–Inter, big match tra prima e seconda della classe: la miglior difesa del campionato, con soli 7 gol subiti, si troverà di fronte un attacco con tantissima qualità, con un Gonzalo Higuain che sembra davvero inarrestabile. Secondo calciomercato.com, però, “se in Serie A c’è un tandem difensivo che può limitarne lo strapotere è sicuramente quello formato dalle due saracinesche sudamericane, Joao Miranda e Jeison Murillo. Se la squadra di Mancini ha subito solo 7 reti fin qui, il merito è loro: proprio il colombiano è stata la vera rivelazione della stagione nerazzurra, visto che, a differenza del compagno brasiliano ex Atletico Madrid, proviene da una realtà inferiore, quella del Granada dei Pozzo.
Nella partita contro il Napoli Murillo dovrà mettere la museruola ad Higuain, come tra l’altro ha già dimostrato di saper fare nella partita del 17 novembre scorso persa dalla sua Colombia contro l’Argentina, valida per le qualificazioni sudamericane al prossimo Mondiale. Prestazione abulica per il Pipita, duramente contenuto proprio da colui che tutti considerano l’erede di Ivan Ramiro Cordoba: tant’è che il Tata Martino è stato costretto a sostituirlo al 70′, per inserire lo juventino Dybala. Non sarà facile per Murillo limitare per la seconda volta in poche settimane una furia come quella del centravanti partenopeo: il momento di forma del colombiano è ottimo, vitale sarà cercare il più possibile l’anticipo, perché Higuain ha dimostrato più volte in questa stagione di essere letale quando riesce a stoppare palla e a partire in progressione. La velocità di Murillo sarà fondamentale, assieme alla capacità di posizionamento della retroguardia, che sarà appannaggio di Miranda. Un brasiliano e un colombiano per fermare un argentino: le premesse sono quelle giuste, ai posteri l’ardua sentenza.”