Il secondo giro di tamponi c’è stato, qualche nuova positività no: questo tra i calciatori, almeno, perché nel gruppo squadra – probabilmente un membro dello staff – un nuovo positivo all’Inter risulta esserci, ma non rappresenta una notizia determinante per trattenere i nazionali nerazzurri a Milano sino al 31 marzo, come inizialmente previsto. E anche qui, di nuovo i distinguo: i nazionali stranieri, perlomeno, riguardo ai quali l’ATS di Milano ha dovuto di fatto piegare la schiena e lasciarli partire, e a nulla sono valse le rimostranze dell’Inter che avrebbe preferito non mandarli in giro per l’Europa dopo il focolaio già scoppiato ad Appiano. Allo stesso modo, l’ATS potrebbe dover piegare la schiena rispetto all’iniziale raccomandazione a non disputare le partite: i nazionali nerazzurri, probabilmente, scenderanno tutti in campo.
Morale: come spiega repubblica.it, i sette nazionali stranieri dell’Inter – Perisic e Brozovic (Croazia), Eriksen (Danimarca), Lukaku (Belgio), Skriniar (Slovacchia), Radu (Romania) e Hakimi (Marocco) – hanno già raggiunto, con voli privati, i rispettivi ritiri per allenarsi e giocare con le maglie delle proprie nazioni. Resta invece da capire che ne sarà dei tre italiani – Barella, Bastoni e Sensi – che dovranno invece rispondere alla chiamata della Nazionale italiana: per loro – questa è l’ipotesi – l’arrivo a Coverciano potrebbe essere rimandato a mercoledì. Non è certo, ma del resto le certezze latitano ovunque da tredici mesi.
Le ultime sulle scelte dei due allenatori
Il pagellone del centrocampo nerazzurro
Il centrale via a fine stagione
Il calciatore prova a strappare un contratto importante
Tutte le occasioni di mercato dell'estate 2025
Il nostro ultimo approfondimento