Dopo l’ennesima vittoria in Serie A valsa il +15 sulla Juventus seconda in classifica, Simone Inzaghi ha concesso un giorno di riposo ai suoi ragazzi prima di tuffarsi, da domani, nel ciclo di fuoco prima della sosta. Ad attendere i nerazzurri c’è infatti un trittico di partite molto complicate: Bologna-Inter (sabato 9), Atletico Madrid-Inter (mercoledì 13) e Inter-Napoli (domenica 17).
Il tecnico piacentino, subito dopo la partita, ha sottolineato di aver bisogno di tutta la rosa a disposizione. A questo proposito, dopo i ritorni di Thuram e Acerbi, sono tre i giocatori che vengono monitorati con maggiore attenzione, al netto degli stop più lunghi di Cuadrado e Sensi.
Due piccoli allarmi erano scattati già ieri sera durante la gara contro il Genoa. Davide Frattesi, destinato a subentrare a gara in corso, ha interrotto il riscaldamento ritornando in panchina dopo aver sentito un fastidio, probabilmente legato alla contrattura all’adduttore rimediata in Inter-Atalanta. Il giocatore però sta bene e neppure questa volta dovrebbero essere necessari esami strumentali.
Stesso discorso per Kristjan Asllani, che sul finire della partita si toccava con espressione sofferente l’inguine prima di battere un calcio d’angolo. Per lui solo normale stanchezza, come ammesso dallo stesso giocatore, a seguito delle tre partite da titolare in una settimana. Un ritmo al quale non era abituato, essendo normalmente il back-up di un titolarissimo nel ruolo.
E qui veniamo proprio ad Hakan Calhanoglu. Il centrocampista turco, che ha accusato un risentimento muscolare all’adduttore prima della trasferta di Lecce che lo ha costretto a saltare anche Atalanta e Genoa, sta sempre meglio e punta a rientrare in gruppo fra domani e dopodomani. L’obiettivo è quello di tornare fra i convocati a Bologna, dove partirà dalla panchina per subentrare nel secondo tempo, in modo da mettere minuti nelle gambe ed essere titolare quattro giorni dopo a Madrid.
Il punto sulle sue condizioni
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