Non solo 5 maggio 2002: tutti i precedenti più famosi tra Lazio e Inter

Domenica allo stadio Olimpico Lazio e Inter si giocano la qualificazione alla prossima Champions League. I nerazzurri vengono dalla brutta sconfitta interna contro il Sassuolo che aveva fatto perdere le speranze ai tifosi interisti per l’accesso nella massima competizione europea: ai gol di Politano e Berardi, ha risposto nei minuti finali l’Inter con Rafinha ma non è bastato per portare a casa almeno un punti. I nerazzurri sono ancora in corsa, però, grazie al pareggio della Lazio all’Ezio Scida contro il Crotone.

Lazio-Inter, ecco i precedenti

Sarà la sfida numero 150 in Serie A tra Lazio e Inter: il bilancio vede in vantaggio i nerazzurri con 61 successi a 35, mentre 53 sono stati i pareggi.

Lazio-Inter, le sfide più famose

6 maggio 1998

La sera del 6 maggio 1998 al Parco dei Principi le due squadre arrivarono in finale di Coppa Uefa: la Lazio aveva vinto la Coppa Italia qualche giorno prima contro il Milan, un trofeo che ai biancocelesti mancava da 40 anni. Fu la quarta volta che due formazioni italiane si trovavano l’una di fronte all’altra nell’atto conclusivo della manifestazione europea: prima era successo a Juventus e Fiorentina nel 1990, Inter e Roma nel 1991 e Parma e Juventus nel 1995.
Al quarto minuto l’Inter passò in vantaggio con Ivan Zamorano. Il raddoppio arrivò al 70′: sugli sviluppi di un calcio di punizione, Zamorano passò il pallone a Zanetti, che dal limite dell’area scagliò un’autentica sassata che finì alle spalle di Marchegiani. A chiudere il match il Fenomeno Ronaldo che superò il portiere biancoceleste e regalò la Coppa Uefa all’Inter.

12 aprile 2000
Nella gara di andata della finale di Coppa Italia all’Olimpico la Lazio superò 2-1 l’Inter.
Inter in vantaggio all’8′ con Seedorf che spedì la palla in rete su cross dalla destra di Mutu. Pareggio di Nedved al 39′. Ad inizio secondo tempo Simeone di testa su cross di Conceicao realizzò il 2-1. La partita resterà nella storia per l’infortunio di Ronaldo, che cadde a terra dopo 7 minuti dal suo ingresso in campo per la rottura del tendine.
La Lazio un mese dopo a Milano conquistò la Coppa Italia, realizzando una doppietta (scudetto-coppa) che aveva fino a quel momento solo tre precedenti nel calcio italiano: con il Torino (’42-’43), il Napoli (’86-’87) e la Juventus (’94-’95).

5 maggio 2002
Il 5 maggio 2002 è una data che molti appassionati di calcio italiano ricordano bene. L’Inter non vinceva uno scudetto da 13 anni e a una giornata dalla fine aveva un punto di vantaggio sulla Juventus, seconda in classifica, e due sulla Roma, terza. L’Inter, favoritissima prima del fischio d’inizio, si complicò la vita. Prima segnò Christian Vieri per l’Inter, poi pareggiò il ceco Karel Poborsky, alla sua ultima partita con la maglia della Lazio, ma Gigi Di Biagio riportò in vantaggio l’Inter. A un minuto dalla fine del primo tempo l’Inter era in vantaggio per 2-1, ma un clamoroso errore del giovane terzino slovacco dell’Inter, Vratislav Gresko, rese possibile il gol del pareggio della Lazio, segnato ancora da Poborsky. Nel secondo tempo l’Inter crollò, dal punto di vista fisico e mentale: la Lazio segnò altre due reti con l’ex Simeone e Simone Inzaghi, adesso sulla panchina dei biancocelesti. Fu l’ultima partita di Ronaldo con la maglia dell’Inter.
Nel frattempo, la Juventus vinse a Udine contro l’Udinese per 2-0 grazie ai gol di Alessandro Del Piero e David Trezeguet e si aggiudicò lo scudetto.

Domenica 2 maggio 2010
I nerazzurri, che di lì poco avrebbe conquistato il Triplete, sono chiamati a vincere allo stadio Olimpico contro la Lazio per spedire la Roma a -2 punti e affrontare con serenità le ultime due sfide di campionato contro Chievo e Siena. Atmosfera surreale: i tifosi biancocelesti esultarono ai gol di Samuel e Thiago Motta perchè i nerazzurri avrebbero impedito agli acerrimi rivali della Roma di vincere lo scudetto. I sostenitori laziali esposero vari striscioni: dal suggestivo “Scansamose” a “Mou vinci per noi” in Tribuna Tevere e all’annuncio delle formazioni gli “olè” accompagnarono i calciatori che stavano per scendere in campo.

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