Non solo Icardi: dal mal di pancia di Ibrahimovic alla frase di Milito, tutti i ‘casi’ che hanno fatto tremare San Siro
I tifosi nerazzurri (e non solo) sono ormai abituati alle telenovele legate alle possibili partenze dei loro beniamini: Mauro Icardi è solo l'ultimo di una lunga serieMAL DI PANCIA IBRA
Arriviamo al marzo 2009. La Gazzetta dello Sport titola: “Mal di pancia Ibra”. Zlatan vuole la Champions e circolano, sempre più insistenti, le voci del suo possibile addio.
“La prossima Champions? Vediamo, dobbiamo vedere…. Bisogna giocare molto meglio: perché così può bastare per il campionato, non per la Champions”: così lo svedese dopo un match giocato contro la Fiorentina. Nessuna smentita dunque, anzi: frasi sibilline che fanno trapelare la voglia di partire. Cui si aggiungeranno quelle dell’agente Mino Raiola alla vigilia del match di ritorno di Champions (poi perso per 2-0) contro il Manchester United: “Nessuno può pensare di tenere incatenato Ibra al club nerazzurro“. Ed infatti non succederà: a fine stagione Moratti in persona tratterà con il presidente del Barcellona, Laporta: all’Inter arriva Eto’o, più una cinquantina di milioni. Lo svedere fa il percorso opposto nella speranza di vincere finalmente la Champions. Non serve ricordare a chi diede ragione il campo in merito a questo affare.