Non solo Icardi: dal mal di pancia di Ibrahimovic alla frase di Milito, tutti i ‘casi’ che hanno fatto tremare San Siro

Il caso Icardi scuote l'Inter. Il capitano nerazzurro è finito al centro della burrasca per la questione legata al rinnovo contrattuale. Da una parte la sua moglie ed agente, Wanda Nara, dichiara ai giornali che l'accordo è ancora lontano. Dall'altra l'Inter, che tramite le parole di Marotta e Steven Zhang ha voluto tranquillizzare i tifosi affermando che la questione sarà affrontata a breve, rimanendo fedele alla posizione presa a Natale: di questi affari meglio parlare in sede a Milano e non sui giornali o social network. E proprio sui social si sfoga lo stesso Maurito, dicendo di aspettare una proposta "corretta" da parte della dirigenza. In mezzo, come sempre, ci sono i tifosi, sballottati e divisi fra chi rimpiange i tempi della figura del capitano fedele e mai polemico (da ultimo l'esempio più lampante: Zanetti) e chi invece invoca uno sforzo da parte della società per accontentare quello che oggi è uno dei migliori numeri 9 in circolazione. Quel che è certo è che San Siro è ormai abituato a vivere situazioni simili. Dichiarazioni fatte trapelare al momento giusto per indirizzare le trattative di rinnovo, mettendo pressione alla società, oppure rivelazioni di una vera voglia di partire? Ecco i casi più famosi degli ultimi anni. RONALDO 6 agosto 2002: il Fenomeno Ronaldo, fresco vincitore del Mondiale da assoluto protagonista con il suo Brasile, atterra a Malpensa. Ad accoglierlo uno striscione: "Ronaldo ingrato". Qui non si tratta di un caso di rinnovo: Ronaldo se ne vuole andare ed i tifosi si sentono feriti. Comunicato in serata sul sito del giocatore: "Sono triste per la reazione dei tifosi anche se comprendo la loro delusione. Preferisco non raccontare pubblicamente i motivi che mi fanno pensare ad un futuro lontano dall'Inter. Chi mi conosce veramente sa che i soldi non sono per me la cosa più importante. Spero che nei prossimi giorni la situazione si evolva positivamente per me e per l'Inter". Moratti è irritato, ma alla fine la spunta il brasiliano: Ronaldo al Real al fotofinish, l'Inter si consola con Crespo. Una telenovela durata tutta l'estate e che poi si scoprirà essere nata a causa delle frizioni insanabili con l'allora tecnico Hector Cuper. MAL DI PANCIA IBRA Arriviamo al marzo 2009. La Gazzetta dello Sport titola: "Mal di pancia Ibra". Zlatan vuole la Champions e circolano, sempre più insistenti, le voci del suo possibile addio. "La prossima Champions? Vediamo, dobbiamo vedere.... Bisogna giocare molto meglio: perché così può bastare per il campionato, non per la Champions": così lo svedese dopo un match giocato contro la Fiorentina. Nessuna smentita dunque, anzi: frasi sibilline che fanno trapelare la voglia di partire. Cui si aggiungeranno quelle dell'agente Mino Raiola alla vigilia del match di ritorno di Champions (poi perso per 2-0) contro il Manchester United: "Nessuno può pensare di tenere incatenato Ibra al club nerazzurro". Ed infatti non succederà: a fine stagione Moratti in persona tratterà con il presidente del Barcellona, Laporta: all'Inter arriva Eto'o, più una cinquantina di milioni. Lo svedere fa il percorso opposto nella speranza di vincere finalmente la Champions. Non serve ricordare a chi diede ragione il campo in merito a questo affare. IL PRINCIPE MILITO Qui, davvero, il tifoso nerazzurro ha tremato. Diego Alberto Milito: qualunque tifoso dell'Inter oggi prova per lui gratitudine e affetto, visto quello che ha fatto per la storia della Beneamata. Ma nel momento più bello ecco spuntare una frase, sbagliata per tempi e modi per sua stessa ammissione. E' appena finita Inter-Bayern Monaco 2-0, a Madrid. Milito protagonista assoluto della finale di Champions con una doppietta sontuosa. Ed alla domanda del giornalista a bordocampo sul suo futuro la sua risposta è: "Speriamo di rimanere. Ringrazio il mister e il presidente per avermi voluto qui, ho un'offerta importante, vediamo". Non proprio il momento adatto per chiedere il rinnovo insomma, che poi arriverà puntuale. ICARDI NON ESULTA 8 marzo 2015: avete presente la tipica esultanza di Mauro Icardi, con il sorrisone stampato sul volto e le mani dietro alle orecchie? Non c'è traccia di tutto questo dopo la doppietta al Palermo a San Siro, nella partita che segue sì il battibecco di Reggio Emilia con la Curva Nord, ma anche le voci delle difficoltà di rinnovo con l'Inter. "Io faccio quello che mi dice il mio procuratore (al tempo Abian Moreno, n.d.r.). E' con lui che ho preso la decisione di non esultare ai gol e nelle prossime partite vedremo...": questa la spiegazione di Icardi, il quale dichiara che il litigio con i tifosi è stato chiarito e non c'entra nulla. Ausilio dal canto suo precisa che del rinnovo si sta parlando e nega che sia la causa della sua 'malinconia', ma i dubbi rimangono. Mauro poi rinnoverà e tornerà ad esultare, come sempre. WANDA NARA Arriviamo al regno di Wanda Nara. Mauro Icardi decide di affidarsi alla moglie per la propria procura. Nel 2016 rivela di aver trattato il rinnovo del contratto con l'Inter dopo che la società rifiutò un'importante offerta del Napoli, in estate. Passa un anno e, nel novembre del 2017, Wanda dichiara: "Mi sono arrivate delle chiamate, ma preferisco non dire di quali club. Il suo valore? Minimo di 200 milioni di euro". A dicembre si parla del Real Madrid: "Mauro rimarrebbe tutta la vita all'Inter" - dice a Verissimo - "ma non dipende solo da lui. Ci sono altre cose e non si sa, speriamo di sì". La telenovela per il rinnovo prosegue per mesi e mesi, fra frasi sibilline, una sessione di calciomercato fatta di voci e presunte offerte, fino ad arrivare alla situazione di oggi. Ed intanto su Mauro c'è una clausola, valida per l'estero ed esercitabile in determinati periodi, di 110 milioni di euro. I tifosi sospirano e aspettano le prossime puntate. LEGGI ANCHE - > Mourinho puntualizza: “Ritorno all’Inter? Sarebbe un onore, ma adesso voglio godermi la tranquillità e pensare al prossimo passo” Tutte le news sull’Inter in tempo reale: iscriviti al canale Telegram di PassioneInter.com VIDEO - Toldo ed il gol in Inter-Juve: “È mio, Vieri non l’ha toccata!”

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Daniele Najjar - Autore

ICARDI NON ESULTA

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