“Il nuovo stadio? Noi siamo molto soddisfatti, però ricordiamoci che questo è solo un primo passo, seppur fondamentale. Ora si devono aprire i tavoli tecnici, perché nell’ambito della delibera ci sono alcuni cambiamenti da fare rispetto al piano originale. Dovremo riprendere i lavori per adeguarci alle richieste del Comune di Milano. È un passo fondamentale anche per la città, non solo per i club. L’aver rinunciato alle volumetrie extra non impatterà sullo stadio in sé. Noi reputiamo fondamentale il progetto stadio, questo è imprescindibile”.
“Brozovic? Innanzitutto il rapporto coi nostri giocatori è ottimo. Dobbiamo anche riconoscere i risultati portati dalla squadra negli ultimi due anni: finale di Europa League, secondo posto in campionato e poi Scudetto vinto. È chiaro che la pandemia e la situazione economica di tutti i club portano a fare delle riflessioni, ed è corretto che ci si sieda al tavolo per trovare una soluzione che vada bene a tutti. Su Brozovic posso solo dire che è un giocatore fondamentale per la squadra, e viste le prestazioni offerte è una pedina strategica per noi”.
DATA DELLA SUPERCOPPA – Dopo tanti tira e molla finalmente la decisione finale sulla finale di Supercoppa Italiana tra Inter e Juventus è stata presa. La Supercoppa Italiana 2021 si giocherà mercoledì 12 gennaio a San Siro. La decisione è stata annunciata nel corso del consiglio della Lega Calcio tenutosi in giornata odierna. In lizza, come sappiamo, c’era anche l’Arabia Saudita ma alla fine l’ha spuntata la sede italiana.
Marcelo Brozovic (@Getty Images)
SITUAZIONE BROZOVIC – Come riportato da La Gazzetta dello Sport, l’Inter starebbe intensificando gli sforzi per rinnovare il contratto in scadenza di Marcelo Brozovic il prima possibile. L’operazione infatti non può andare per le lunghe, soprattutto visto che da fine gennaio il giocatore sarà libero di trattare con altri club. E l’Inter non vuole situazioni ambigue: siamo al dentro o fuori. I nerazzurri infatti ne hanno abbastanza dei continui rinvii e tentennamenti, o si rinnova o ci si dice addio con chiarezza. Anche perché ogni giorno che passa, l’affare si complica ulteriormente. Ecco perché Marotta e Ausilio vogliono trasparenza: se nei prossimi due mesi non ci sarà la firma, allora è quasi impossibile che ci si accorderà più in là. Ormai siamo all’ultimatum.
Il club vorrebbe incontrare il padre agente prima della fine della sosta e di Inter-Napoli ma, visti i precedenti “bidoni” tirati dall’entourage del croato, non si può essere certi che questa sia la volta buona. L’Inter non ha intenzione comunque di cedere: sul piatto un contratto simile a quello di Barella, quindi 4,5 milioni in partenza per poi salire. Se il croato dovesse partire chiedendone 6 fin da subito, i margini di trattativa sarebbero praticamente pari a zero.