Come atteso negli ultimi giorni, il cambio di proprietà dell’Inter è arrivato: i nerazzurri dicono addio a Suning e passano in mano al fondo californiano Oaktree. Una novità importante, che, inevitabilmente, avrà un impatto sul futuro del club, anche nell’aimmediato.
La prima grande e scontata modifica, ovviamente sarà quella all’organigramma societario. L’Inter avrà un nuovo presidente e un nuovo Consiglio d’Amministrazione che, con grande certezza prevederà l’inserimento anche di alcuni uomini appartenenti proprio ad Oaktree all’interno del nuovo assetto societario.
In ogni caso, ad oggi, la parola d’ordine sembra essere una sola: “continuità”. Il modello gestionale sviluppato dall’Inter ha funzionato bene fin qui. La ricerca della “sostenibilità” finanziaria ha portato a un miglioramento dei conti, senza alcun tipo di impoverimento del patrimonio tecnico. Al contrario, i risultati ottenuti sul campo hanno permesso di aumentare sempre più gli introiti e il valore del club è in costante crescita.
Pertanto, non sembra esserci motivo per Oaktree di intraprendere una nuova via, assumendosi il rischio di cambiare un modello funzionante e che, se abbandonato, potrebbe portare a una svalutazione della società stessa. Uno scenario da evitare in ogni modo per il fondo californiano, anche e soprattutto nell’ottica di una vendita futura.
E la continuità, allora, partirà proprio dalla, conferma in blocco del management, in special modo per quanto riguarda la parte sportiva. Tutto il mondo del calcio italiano ha riconosciuto i meriti di Marotta, Ausilio e Baccin, capaci di far quadrare i conti, alzando al tempo stesso l’asticella della competitività.
Su tutti sarà proprio la figura dell’amministratore delegato che potrebbe avere un’importanza ancora maggiore. Marotta potrebbe essere una figura centrale, perché è quello che ci “metterà la faccia” per rassicurare tutto l’ambiente, tifosi compresi. Come fatto, d’altronde, anche in questi mesi con Zhang.
In ogni caso, fare previsioni precise sul nuovo corso di Oaktree non è semplice. Al momento, si può escludere una vendita del club nell’immediato, nonostante alcune voci su un possibile acquirente già pronto. Quel che è certo è che questa strada diventerà per forza di cose più concreta rispetto a quanto accaduto con Zhang. L’attuale presidente ha sempre negato di voler vendere il club, mentre per il fondo californiano è questo il fine ultimo della propria gestione. Bisognerà capire a quali condizioni.
Sul tavolo, poi, c’è la questione riguardante il mercato e i rinnovi. Quest’ultimi slitteranno, è inevitabile. Sia perché con la formazione di un nuovo CdA ci sarà un blocco di una ventina di giorni almeno; sia perché servirà poi un minimo di riassestamento per ridefinire al meglio tutte le strategie. In ogni caso, non dovrebbero esserci grandi stravolgimenti rispetto agli obiettivi attuali, sempre nell’ottica della continuità con la gestione attuale.
Per quanto riguarda il calciomercato: a saldo zero era e a saldo zero dovrà essere. Con uno scenario da tenere d’occhio: l’attuale proprietà potrebbe richiedere indietro i 35 milioni prestati lo scorso anno all’Inter. A quel punto quei soldi anderebbero reimmessi in cassa tramite cessioni.
Infine, bisognerà capire se Oaktree chiederà di fare plusvalenze immediate per mettere “in sicurezza” i conti già in questa estate di mercato ed evitare così qualsiasi rischio di chiudere in perdita il bilancio 2024/2025. In ogni caso, notizie più certe arriveranno a stretto giro: il nuovo corso dell’Inter è pronto a partire.
La conferma dopo gli esami strumentali
Il retroscena dagli spogliatoi prima di tornare in campo per il secondo tempo
Le possibili scelte dei due allenatori
Si sta per accendere la trattativa
Tutte le informazioni utili per seguire il match
Le pagelle dei quotidiani