L’impressione è che la proposta arrivi con un certo ritardo rispetto ai tempi che Inter e Milan si sono date, di concerto col Comune di Milano, per i lavori del nuovo San Siro: difficilmente, insomma, l’idea lanciata dall’architetto Angelo Renna coglierà in contropiede le parti già al lavoro per la costruzione del nuovo stadio e la rifunzionalizzazione del vecchio San Siro. Ma Renna ci prova ugualmente, e – ai microfoni di dezeen.com – presenta la sua proposta: “L’idea principale è quella di salvare il leggendario stadio di San Siro dalla demolizione, trasformando l’intera struttura in un luogo di commemorazione in memoria delle vittime di Covid-19. Quasi 35.000 persone hanno perso la vita in Italia negli ultimi cinque mesi durante la pandemia di coronavirus e Milano è stata uno dei principali epicentri. La mia speranza è quella di creare un luogo spirituale e sacro in cui le persone saranno in grado di riconnettersi con i loro cari”.
Un dettaglio di non poco conto, tuttavia, è che il vecchio Meazza non verrà demolito, ma è già prevista – per lo stesso – un’opera di rifunzionalizzazione che lo trasformerà, indipendentemente dal progetto che verrà scelto tra Populous e Manica, in un’area commerciale e non solo. Tuttavia, Renna insiste: “La mia proposta prevede la trasformazione dello stadio esistente in qualcosa di completamente diverso dal suo uso attuale in modo da poter dare a questo luogo una nuova identità, una seconda vita – continua – Mantenere il corpo modificandone l’uso. Può sembrare una scelta contrastante, ma personalmente lo vedo più come un’opportunità per creare qualcosa di unico e speciale per quelle persone che hanno perso i loro cari”.
Il progetto consisterebbe nel mantenere lo stadio intatto, eliminare i posti a sedere e piantarvi gli alberi. Sugli spalti, mentre nel mezzo rimarrebbe il parco verde del terreno di gioco. Un progetto cui Renna dimostra di credere: “Assolutamente possibile – conferma, in ultima istanza – Soprattutto se si considera che la demolizione dello stadio esistente avrà un costo apparentemente di 70 milioni di euro. Potrebbero utilizzare i soldi previsti per la demolizione per realizzare questa proposta. La sfida più grande sarebbe quella di convincere il Comune e le due squadre milanesi a evitare la demolizione di un posto così storico e simbolico a favore di una trasformazione in qualcosa di nuovo e speciale”.
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