Sembra non aver fine la vicenda che riguarda il nuovo stadio di Inter e Milan. A quasi tre anni dalla presentazione del primo progetto di fattibilità del nuovo impianto che prevedeva la demolizione dell’attuale Meazza, le due società non hanno ancora incassato l’ok definitivo da parte della Giunta del Comune di Milano. Come riportato questa mattina da La Gazzetta dello Sport, non è escluso che il via libera venga ulteriormente posticipato in attesa delle decisioni del governo su quello che sarà il futuro di San Siro.
Nonostante le smentite da parte del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, nei mesi scorsi era stato il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi ad opporsi fermamente all’ipotesi di una demolizione di San Siro. Qualora dal governo dovesse arrivare una risposta negativa, a quel punto i due club potrebbero andare incontro a due diverse soluzioni. La prima – la più improbabile – vedrebbe la divisione dei due club, anche se la forte alleanza mostrata negli ultimi anni rende questa ipotesi quasi impraticabile.
La seconda, invece, porta ancora una volta a Sesto San Giovanni, nella zona delle immense aree della ex Falck. Sia per l’Inter che per il Milan sarebbe una soluzione gradita e meno tortuosa rispetto a quella che porta all’area di San Siro, soprattutto perché troverebbe una sponda estremamente favorevole da parte del comune di Sesto. Rimangono però i dubbi sulla capacità di poter competere sul piano economico con i top club d’Europa.
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