Obinna avverte l’Inter: “Sarà tosta contro il Chievo”. Poi il ricordo di Mourinho: “E’ il top, gli devo tutto. Quel giorno contro la Roma…”
L'ex attaccante di Chievo e Inter si è concesso ai microfoni de La Gazzetta dello Sport alla vigilia della sfida tra le squadreL’ex attaccante nerazzurro Victor Obinna è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport alla vigilia di Chievo-Inter in qualità di doppio ex del match: “Per i nerazzurri sarà tosta, il Chievo sta bene ed è in serie positiva. Spero vincano i nerazzurri, è bastato un anno con quella maglia per farmi restare tifoso”.
Il ritorno in Italia: “Da qualche giorno ho preso il passaporto italiano e dopo Natale torno da voi. Offerte? Ci lavora il mio agente, Andrea Quintavalla, non è una questione di categoria. Gioco pure in Serie B”.
L’esperienza con Mourinho: “Mou è il top, il miglior allenatore che abbia mai avuto. Ti fa sentire importante anche se non giochi. Sarebbe un sogno rivederlo alla guida dell’Inter per contrastare il dominio Juve. Gli devo tutto: mi ha voluto e fatto debuttare nel big match contro la Roma. Me lo ricordo come fosse ieri quel tiro. Che emozione segnare all’Olimpico in mezzo a quei campioni. Finì 4-0: un trionfo”.
Ora c’è Spalletti: “Un ottimo tecnico. Nel gennaio 2009 mi voleva alla Roma, ma ho preferito restare all’Inter”.
La doppietta nel giorno del ritiro di Zanetti: “Che partita! Mi spiace averrovinato la festa a una leggenda come Pupi. Ho fatto incavolare pure Ausilio. A fine partita mi abbraccia e dice ‘Victor hai sbagliato porta, proprio a noi dovevi fare 2 gol’. Piero è un grande diesse, ha costruito una bella Inter: la Juve è troppo forte, ma i nerazzurri possono arrivare secondi e vincere l’Europa League”.
Su Icardi: “È il miglior centravanti d’Europa. L’Inter deve coccolarlo e accontentarlo. Fa la differenza, dev’essere intoccabile e guadagnare come i top”.
Il rapporto con Super Mario Balotelli: “Eravamo un trio: io, Mario e Santon, sempre inseparabili. So che gli manca l’Italia, sarebbe perfetto per il Napoli. Con Ancelotti farebbe il definitivo salto di qualità. Mi ricordo ancora quando sfidava Ibra in allenamento dicendo che era il più forte…»
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