Obinna: “L’Inter gioca meglio in trasferta. Il Chievo si salverà”
L'Intervista di Obinna a La Gazzetta Dello SportVictor Obinna, ex attaccante di Chievo e Inter, attualmente in forza al Cape Town City, è stato intervistato in esclusiva da La Gazzetta Dello Sport, dove ha trattato vari argomenti legati alle sue due ex squadre italiane, e del Mondiale. Ecco le sue parole:
Obinna, i suoi grandi amori Inter e Chievo domenica si giocheranno una stagione in 90’;
«Il Chievo del mio amico D’Anna si salverà di sicuro. All’Inter devo tutto perché nel 2008 mi ha portato in Italia. Spero che ce la facciano, in fondo le gare migliori le hanno fatte in trasferta. Certo che stavolta vanno in casa della Lazio di Inzaghi che per me è la rivelazione del campionato con l’Atalanta di Gasperini».
Detto da uno che ha lavorato con Mourinho, non è poco…
«Mou è il top. Mai trovato uno più preparato su tutto e capace di tirare il meglio da una squadra. Si prendeva tutta la pressione sulle spalle per lasciare il gruppo più tranquillo. E poi mi ha dato subito fiducia malgrado in rosa ci fossero tanti campioni. Non dimenticherò mai l’esordio da titolare con gol in un Roma-Inter».
Come non può dimenticare la doppietta con cui il suo Chievo nel maggio 2014 rovinò l’ultima gara in nerazzurro degli eroi argentini del Triplete, Cambiasso, Milito, Samuel e Zanetti.
Scoppia a ridere. «Che serata! Alla fine Ausilio venne da me e mi colpì scherzosamente sulla testa dicendo “ti rendi conto di cosa hai fatto, non uno ma due gol nella partita sbagliata”…».
Nell’Inter lei ha giocato col primo Balotelli. Giusto che ora Mario torni in Nazionale?
«Certo che sì, anche perché ha più esperienza internazionale di Belotti e forse pure di Immobile, che pure è cresciuto molto. Mario è sempre stato un bravo ragazzo preso da solo, credo che lo abbia fregato qualche fattore esterno. Ai tempi uscivamo sempre io, lui e Santon».
Restando in tema attaccanti, Icardi si merita un posto al Mondiale?
«Di più non poteva fare, ma sappiamo bene che alla fine andranno i soliti Messi, Aguero e Higuain. Vista la rosa degli argentini, Mauro doveva nascere portiere… O in un’altra epoca. L’Argentina, che capita sempre nel girone della mia Nigeria, è tra le favorite a Russia 2018. Anche perché per Messi potrebbe essere l’ultima occasione».
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