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OCCHI SULL’AVVERSARIO – Trequarti d’oro e primi 45′ di fuoco: la Roma in cinque punti

Roma-Inter è un match dalle mille emozioni. Una sfida storica per l’intera Serie A che ha regalato spettacolo, gol ed applausi alle generazioni di campioni che si sono scontrati sul campo, all’Olimpico o a San Siro. Una partita mai banale, giocata sempre ad altissima intensità e che arriva, per il percorso dei nerazzurri, in un periodo delicato e nel pieno di un ciclo di fuoco. La squadra di Conte vorrà rialzare la testa dopo la sconfitta di Marassi, contro la Sampdoria. I giallorossi di Fonseca sono in un gran momento e vogliono accorciare le distanze con le posizioni che contano.

Mille sfide racchiuse in 90’: scopriamo i segreti di Roma-Inter raccolti nella nostra analisi sul prossimo avversario dei nerazzurri.

MAGIC MOMENT CASALINGO

In casa la squadra di Fonseca continua a collezionare certezze. La Roma infatti è imbattuta da 12 gare all’Olimpico in campionato: 9 vittorie e 3 pareggi per i giallorossi che hanno raggiunto la serie senza sconfitte più lunga da febbraio 2017. I punti in classifica per Dzeko e compagni sono 33: 10 vittorie, 3 pari e 3 sconfitte in 16 gare di Serie A, a 3 lunghezze dai nerazzurri e a 4 punti dalla vetta, ancora preda del Milan alla vigilia della giornata numero 17.

Punteggio pieno nelle ultime 3 partite di campionato: 3 vittorie contro Cagliari, Sampdoria e Crotone con 7 reti a segno e 3 invece subite. Nelle ultime 7 gare di Serie A, i giallorossi hanno perso una sola partita: quella del 20 dicembre scorso, a Bergamo contro l’Atalanta. 4-1 rumoroso al centro di una serie di risultati utili che ha permesso alla squadra di Fonseca di rientrare in corsa per il podio della massima serie, in un processo di crescita costante.

LE RISPOSTE DI FONSECA

Paulo Fonseca sta vivendo il suo miglior momento da allenatore della Roma. Da quando è arrivato sulla panchina dei giallorossi, il tecnico portoghese non aveva mai raccolto così tanti segnali positivi, riuscendo nonostante le difficoltà del momento ad inanellare risultati positivi per una squadra che sembra aver trovato finalmente le sue migliori dinamiche, tra le scelte sul campo e gli equilibri a livello tattico.

Il 3-4-2-1 sperimentato da Fonseca rispetto allo scorso anno ha permesso alla squadra di crescere nella verticalità e nell’imprevedibilità, abbandonando il gioco sulle fasce per dare maggiore qualità e dinamismo alla trequarti alle spalle della punta. Dai tre trequartisti con i vari Perotti, Under, Kluivert e Carles Perez che non sono riusciti a dare continuità al processo di crescita giallorosso alla coppia d’assi composta da Mkhitaryan e Pedro alle spalle di Dzeko. Lo spagnolo si è rivelato fondamentale nel primo assetto stagionale di Fonseca che, oggi, raccoglie risposte importanti anche dalla crescita di Villar, aspettando a braccia aperte il ritorno di Zaniolo.

Il gran momento e la prima consacrazione di Borja Mayoral, i segnali incoraggianti di Karsdorp e l’equilibrio in difesa rendono la Roma tra le outsiders più interessanti di questa prima metà di campionato in cui i giallorossi sono riusciti a superare fasi di stallo e difficoltà puntando soprattutto sulla solidità mentale che ha permesso alla Roma di raccogliere punti preziosi anche attraverso il sacrificio.

MAGIE E RECORD: LA COPPIA D’ORO DELLA ROMA

Uno è il protagonista indiscusso della nuova Serie A. L’altro, invece, sta scrivendo la storia della Roma ed ha già deciso, da numero uno, le sfide contro l’Inter nel recente passato dei giallorossi. Henrikh Mkhitaryan ed Edin Dzeko formano una delle coppie più forti d’Europa e rappresentano il fulcro delle idee offensive di Fonseca, da veri e propri trascinatori nella capitale.

Per chi ha imparato a conoscerlo già dallo scorso gennaio, l’armeno non può essere una sorpresa. Ha dato qualità e cinismo ad una squadra che aveva bisogno dell’ultima gemma per lasciare finalmente il segno in un reparto offensivo costantemente aggrappato alle giocate di Dzeko ed ora, anche grazie all’inversione tattica di Fonseca, sta regalando magie e bonus ai giallorossi.

Il bosniaco è sempre più recordman dei giallorossi. È il terzo miglior realizzatore della storia della Roma con 114 gol: un mese fa, contro il Bologna, ha raggiunto le 111 reti di Amedeo Amadei sul podio del club in zona gol, staccandolo in classifica grazie ai tre squilli contro Atalanta, Cagliari e Sampdoria e mettendo nel mirino quota 138, custodita da Pruzzo. Nel confronto con l’Inter, ogni giocata passa dalle sue idee: Dzeko infatti ha partecipato ad almeno un gol in sei delle nove presenze contro i nerazzurri in Serie A, confermandosi come bestia nera con 2 reti e 5 assist. Del bosniaco i due passaggi vincenti nell’ultima sfida tra Roma e Inter (2-2 nello scorso luglio).

UNA STORIA RICCA DI SCINTILLE

Roma-Inter col tempo ci ha insegnato che non si tratta di un match adatto ai deboli di cuore. Una sfida che ha scritto pagine incredibili in campionato: si tratta del confronto che ha visto più reti nella storia della Serie A a girone unico, ben 503 in 174 precedenti. Nerazzurri da record grazie alle 279 reti a segno contro la Roma (224 quelle giallorosse): primato assoluto per una singola squadra contro un’avversaria in questa competizione.

I precedenti non sembrano strizzare l’occhio alla squadra di Conte: l’Inter infatti ha vinto solo una delle ultime 11 trasferte di Serie A contro la Roma. Il successo risale all’agosto del 2017, quando in panchina c’era Luciano Spalletti: nelle altre 10 sfide, 5 pareggi e 5 sconfitte. Da aggiungere alle statistiche anche la “pareggite” che attanaglia le due avversarie: Inter e Roma infatti hanno pareggiato tutte le loro ultime cinque sfide in Serie A. Non accadeva da 25 anni: nel 1995 infatti l’ultima striscia di pareggi consecutivi tra due squadre, i sei di Napoli e Torino.

Un confronto che negli anni ha regalato emozioni e drammi nella lunga e affascinante storia della Serie A. Dalle emozioni nella corsa scudetto 2009/2010 alle magie dei protagonisti: da Stankovic a Zamorano passando per Totti e i tantissimi campioni che hanno scritto le migliori pagine di questa supersfida.

PRIMO TEMPO DI FUOCO

Riflettori puntati sulla zona gol della Roma, protagonista soprattutto nei primi tempi di questa Serie A. I giallorossi sono riusciti a segnare infatti almeno 3 gol nei primi 45’ in tre gare di campionato, inclusa anche la più recente contro il Crotone. Un dato che si riallaccia al campionato 1999/2000, l’unico in cui la squadra della capitale è riuscita a far meglio (quattro partite).

L’orologio giallorosso punta le lancette nell’ultimo terzo del primo tempo: tra il 30’ e l’intervallo infatti la Roma è riuscita a segnare 11 gol, la metà dei 22 realizzati in campionato nei suoi primi tempi sui 35 totali. A livello difensivo invece, nella prima metà di gara i giallorossi hanno subito solo 5 reti, ovvero il 20% delle 21 incassate in totale: 5 nel primo tempo, 16 nella ripresa.

In ottica offensiva, sia Inter che Roma vantano numeri importanti sulle conclusioni: 220 le nerazzurre (110 in porta) contro le 217 giallorosse (108 nello specchio). Rispetto alla squadra di Conte, prima con 116, l’undici di Fonseca è tra le formazioni con meno cross all’attivo in Serie A: 55 a referto, meglio solo di Genoa, Cagliari, Bologna, Torino e Sassuolo. Differenze anche nei gol di testa: 8 quelli nerazzurri, primi in classifica, 3 invece quelli giallorossi, come Cagliari, Napoli e Sassuolo. Cifre che raccontano nel dettaglio gli equilibri di una sfida dalle mille emozioni, pronta a scrivere un’altra pagina di scintille nel racconto di una Serie A sempre più affascinante.

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Giuseppe Coppola