Il marchio di fabbrica di Gasperini, ma soprattutto di un progetto che sta raccogliendo sempre più frutti in Italia ma anche al di fuori dei confini della Serie A. Il 3-4-2-1 dell’Atalanta è il disegno perfetto di una macchina capace di trasformare in oro l’intensità, la tattica e la qualità, ingredienti amalgamati alla perfezione.
Nel corso degli ultimi mesi alla guida della Dea, l’ex tecnico dell’Inter ha inoltre dimostrato di riuscire a dare anche un nuovo volto al suo attacco, ruotando gli interpreti ma confermando, anzi migliorando, il risultato dal punto di vista offensivo. Da due trequartisti a supporto della punta a un solo rifinitore dietro i due attaccanti, ridando spazio e geometrie alla fantasia di Pessina senza far rimpiangere l’addio del Papu Gomez.
Non c’è solo l’attacco tra i punti di forza di Gasperini: l’arma in più arriva dalla fascia e risponde al nome di Robin Gosens. 9 gol e 4 assist in 21 partite per il tedesco volante, chiamato alla sfida con Achraf Hakimi a chi sgasa di più. E poi la compattezza della linea difensiva, la crescita esponenziale di Cristian Romero e le solite scintille di Josip Ilicic, aspettando l’esplosione definitiva delle armi a disposizione dei bergamaschi, da Miranchuk a Malinovsky e Maehle.
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