20 Febbraio 2020

OCCHI SULL’AVVERSARIO – Tutto quello che c’è da sapere sul Ludogorets, la ‘Juve di Bulgaria’ che affronterà l’Inter ai sedicesimi di Europa League

La squadra bulgara si è guadagnata l'accesso alla fase finale del torneo grazie al secondo posto in un girone che la vedeva sfavorita

Un solo imperativo: tornare a vincere. Non può che essere questo il monito di Antonio Conte per la sua Inter, reduce da due sconfitte – quelle contro Lazio e Napoli – che rischiano di allontanare definitivamente due degli obiettivi più importanti della stagione, lo Scudetto e la Coppa Italia. Ecco perché sarà fondamentale cancellare le ultime prestazioni e mettere al sicuro il passaggio del turno già da questa andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Ad attendere i nerazzurri ci sarà il Ludogorets, che, in possesso del fattore campo, proverà a ribaltare i pronostici e regalare un risultato storico ai propri tifosi. In attesa del fischio d’inizio, ecco tutto quello che c’è da sapere sulla squadra campione di Bulgaria.

LO STATO DI FORMA

Quella contro l’Inter, per il Ludogorets, sarà solamente la seconda partita dopo il ritorno dalla lunga pausa invernale prevista dal calendario del campionato bulgaro. La squadra di Razgrad è infatti tornata in campo lo scorso sabato dopo lo stop successivo alla partita pareggiata il 15 dicembre contro lo Slavia Sofia, per un totale di due mesi esatti di assenza dalla competizione ufficiale. In questo lasso di tempo, ovviamente, i giocatori non sono stati a lungo a riposo: a partire dalla fine di gennaio sono state disputate cinque amichevoli, che, aldilà dei risultati altalenanti, hanno permesso alla squadra di riscaldare i motori per farsi trovare pronta e in palla alla ripresa del campionato.

E così è stato, dato che nella partita di sabato contro il Botev Vratsa il Ludogorets si è ripresentato portandosi a casa un sonoro 6-0 ai danni degli avversari. Un risultato che ha riacceso gli entusiasmi dei tifosi dopo i tre pareggi rimediati nelle ultime partite prima della pausa invernale, confermando ancora una volta il dominio assoluto del club in territorio nazionale. La squadra infatti si trova saldamente al primo posto in campionato, con un vantaggio di sette punti sulla seconda e un record di imbattibilità stagionale con quindici vittorie e sei pareggi nelle ventuno partite fin qui disputate.

LA ‘JUVE DELLA BULGARIA’

A dispetto dell’appellativo con cui è stato più volte presentato dalla stampa italiana dopo il sorteggio con l’Inter, il Ludogorets è un club dalla storia molto recente. La società è stata infatti fondata nel 2001, è andata incontro a una bancarotta nel 2006, e, dopo una ricostituzione che l’ha vista assumere il nome della squadra storica della città (Profesionalen Futbolen Klub Ludogorec 1945), si è resa protagonista di una rapida ascesa culminata con l’approdo nella prima divisione bulgara al termine della stagione 2010/2011.

Da lì in poi è successo l’imprevedibile: la squadra ha vinto il campionato bulgaro alla sua prima partecipazione, e in tutte le edizioni successive è riuscita a riconfermarsi campione in carica imponendo un dominio assoluto su tutte le altre squadre del paese. Ad oggi dunque sono dunque otto i campionati vinti consecutivamente (da qui il paragone con la Juve), e visto quanto fatto fin’ora quest’anno è difficile pensare che si fermeranno. Oltre ai campionati, nel corso di questi anni, il club ha consolidato la propria supremazia conquistando anche due coppe nazionali e quattro supercoppe.

IL CAMMINO IN EUROPA LEAGUE

Il Ludogorets è approdato nel girone H di Europa League dopo aver superato con successo i tre turni preliminari contro Valur Reykjavik, The New Saints e Maribor. La squadra bulgara si è quindi guadagnata il passaggio alla fase finale del torneo all’interno di un raggruppamento, quello con Espanyol, CSKA Mosca e Ferencvarosi, che non la vedeva certo favorita: le prime due sono infatti squadre che possono vantare un blasone e degli effettivi superiori, almeno sulla carta; il Ferencvarosi invece aveva già incontrato i bulgari in un turno preliminare di Champions League precedente ai tre sopra menzionati, uscendo vincitore dalla doppia sfida per poi essere eliminato e ‘retrocesso’ in Europa League in uno dei turni successivi.

Eppure la squadra di Razgrad è riuscita a ribaltare i pronostici, a partire dalla scoppiettante vittoria per 5-1 al debutto contro il CSKA. E’ seguita poi una vittoria per 0-3 sul campo del Ferencvarosi, ad oggi ultima vittoria del club in campo europeo. E’ seguita infatti la doppia sconfitta contro l’Espanyol, di cui la seconda in una partita finita 6-0 e in doppia inferiorità numerica. I due pareggi successivi contro CSKA e Ferencvarosi (entrambi per 1-1) sono bastati comunque al Ludogorets per finire il girone al secondo posto con un punto di vantaggio sul club ungherese e tre su quello russo, guadagnandosi così il passaggio ai sedicesimi di finale a cui è seguito l’accoppiamento coi nerazzurri.

MODULO E GIOCATORI CHIAVE 

Nel corso della stagione la squadra ha sempre giocato con un 4-2-3-1 di forte ispirazione offensiva, ma nel ritorno in campo dello scorso sabato, la prima partita ufficiale con il nuovo allenatore Pavel Vrba, si è presentata con un 4-4-2 comunque non troppo diverso dal modulo di partenza. Che si tratti di un cambiamento definitivo o meno, con ogni probabilità nel match contro l’Inter sarà l’atteggiamento a cambiare: di fronte alla netta superiorità dei nerazzurri sul piano tecnico, è facile aspettarsi un Ludogorets che proverà a chiudersi dietro la linea del pallone per non concedere spazi e provare ad attaccare in ripartenza quando se ne presenterà l’occasione.

Il giocatore di riferimento della squadra è l’attaccante Claudiu Keseru, capocannoniere della squadra con un totale di 16 gol segnati nelle partite fin qui disputate tra campionato e coppe. A fare da comprimari ci sono poi gli esterni Lukoki (9 gol stagionali) e Marcelinho (4 gol e 4 assist), il terzino Cicinho e Abel, regista in grado di fare da vero e proprio metronomo della squadra bulgara.

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