Occhi sull’avversario – Milan-Inter, è tempo di derby: l’analisi dei rossoneri in 5 punti
Il punto sulla formazione rossonera alla vigilia di una delle sfide più sentite della stagioneCi sono notti diverse dalle altre, ci sono partite con un significato ed un sapore differente dal solito. Serate che hanno il potere di fermare una città sempre in fermento come Milano, nella quale la stagione da entrambe le parti dei Navigli può assumere un senso nuovo. La stracittadina fra Milan ed Inter è una di quelle sfide in grado di dare un gusto diverso ad un campionato, di imprimersi nel ricordo e nei cuori degli appassionati, di far discutere per settimane. Domenica sera scoccherà l’ora più attesa sotto l’ombra della Madonnina: alla Scala del calcio andrà in scena il derby. Battere la formazione rossonera sarà fondamentale per i ragazzi di Luciano Spalletti, a caccia di riscatto dopo la cocente eliminazione europea. Ma come arrivano, a questa sfida, i prossimi avversari dei nerazzurri?
STATO DI FORMA – L’atmosfera, dalle parti di Milanello, rispecchia l’euforia di chi viaggia con il vento in poppa. Le prospettive che la banda di Rino Gattuso ha saputo costruirsi durante le ultime settimane hanno fatto tornare il sereno in una stagione iniziata sotto cupi nuvoloni che fra Giugno e Luglio avevano coperto il caldo sole estivo. Su Casa Milan aleggiava un enorme punto interrogativo, la squadra era con un piede fuori dalle coppe europee ed il presidente non dava segni di vita. Non è bastato nemmeno il cambio al timone, con Eliott che ha preso il posto della proprietà cinese, per portare il club stabilmente in zona Champions. Almeno fino a Gennaio, mese della svolta, nel quale lo scontento Higuain ha salutato tutti ed è volato a Londra, sostituito da Piątek. Nel 2019 i rossoneri sono ancora imbattuti: hanno pareggiato solo con Roma e Napoli, vincendo contro Genoa, Cagliari, Atalanta, Sassuolo e Chievo. Numeri che hanno reso possibile un’incredibile rimonta, che ha portato il distacco nei confronti dei nerazzurri dal – 8 di fine dicembre all’attuale +1. Nelle ultime settimane, però, qualcosa è sembrato scricchiolare, perché se i risultati arridono al tecnico calabrese, non si può dire lo stesso del gioco, apparso spesso inceppato e meno brillante di quello visto ad inizio stagione.
IL PIÙ PERICOLOSO – Raramente, in Italia, si sono visti giocatori con la capacità di incidere fin da subito come Krzysztof Piątek, che in poche settimane è stato in grado di rivoluzionare le capacità realizzative della squadra di Gattuso. Il Pistolero, che già si era messo in mostra ed aveva stupito tutti con la maglia del Genoa, si è confermato anche sotto l’ombra poco rassicurante della Madonnina, che negli ultimi anni aveva divorato tutti i centravanti che avevano vestito la casacca a strisce rossonere. È bastato poco per far dimenticare ai tifosi il muso lungo del Pipita, già raggiunto dal polacco: gli 8 gol messi a segno dall’argentino sono stati eguagliati in poche settimane, ed il cartellino del giocatore, in grado di ripetere in una grande squadra quanto fatto con il Grifone, è subito schizzato alle stelle. L’obiettivo dell’attaccante non è solo il piazzamento europeo da centrare con i compagni, ma anche il primato nella classifica dei marcatori: al momento è secondo con 19 reti, a due lunghezze da Fabio Quagliarella, che comanda a quota 21. Skriniar e de Vrij avranno una bella gatta da pelare durante i novanta minuti del derby.
LA SORPRESA – Lucas Paqueta doveva essere la risposta rossonera a Lautaro Martinez, un giovane dalle belle speranze ma in grado di fare la differenza già in questa stagione. La scommessa di Leonardo si è rivelata vincente, perché il talentino brasiliano ha subito conquistato una casacca da titolare, mostrando numeri che hanno fatto ben presto innamorare i tifosi. Certo, qualche volta commette errori propri di chi non ha il peso degli anni sulle spalle, ma sono limiti che i supporters sono disposti a perdonare in vista della gioventù. Partito trequartista, Gattuso è stato bravo a trasformarlo in una mezzala di qualità e quantità, che darà filo da torcere al centrocampo nerazzurro.
LA BESTIA NERA – Tre reti ed un assist contro l’Inter, seconda vittima preferita di Suso dopo la Lazio. Rimarrà nella storia di questa sfida la sua dichiarazione in cui affermò che sarebbe tornato a casa a piedi in caso di doppietta: detto fatto, promessa mantenuta. Realizzò due reti nella stracittadina del 2016-2017, nella quale prima Antonio Candreva e poi Ivan Perisic riequilibrarono la situazione e consentirono ai nerazzurri di portare a casa un pareggio. Era la terza gara contro i cugini per l’esterno d’attacco spagnolo, che continuò il suo rapporto particolare con questa partita anche nei due incontri successivi. Nel ritorno di quello stesso anno, concluso con lo stesso risultato dell’andata, realizzò l’assist per il gol del momentaneo 1-2 messo a segno da Alessio Romagnoli, mentre nel campionato successivo bucò la porta di Samir Handanovic nel derby deciso da una straordinaria tripletta di Mauro Icardi. Il giocatore è sempre stato una vera e propria bestia nera per il club di Corso Vittorio Emanuele, che ha anche provato senza successo a strapparlo ai rivali per portarlo alla Pinetina. Negli ultimi mesi l’estro del giocatore è sembrato spento e, mentre Hakan Chalanoglu si è ripreso le luci della ribalta dopo un difficile avvio di stagione, Suso non è quasi mai riuscito ad incidere. La speranza, per il Milan, è quella di recuperarlo proprio nella partita più sentita e nel quale ha sempre dato il meglio si sé.
GLI ULTIMI DERBY – Nove vittorie per l’Inter, sei pareggi ed altrettanti successi rossoneri: è questo il bilancio del derby negli ultimi dieci anni. Nella gara d’andata di quest’anno fu l’ex capitano Icardi a sfruttare un’amnesia difensiva del Milan, con un errore in uscita di Gigio Donnarumma. Nella scorsa stagione, invece, il bilancio è stato di assoluta parità, con una vittoria per la formazione di Luciano Spalletti, un pareggio in campionato ed un trionfo per la banda di Rino Gattuso nell’uscita di Coppa Italia. Gli ultimi anni non sono stati dei più memorabili, con le due squadre del capoluogo lombardo spesso distanti dalle posizioni di vertice, e stracittadine che servivano solo per consolidare un posto in Europa League per l’una o l’altra compagine. Sicuramente il sopracitato derby di Coppa, nel quale il gol di Cutrone ha garantito ai rossoneri il passaggio alle semifinali è uno di quelli ricordati con più piacere dalla parte milanista, così come il 3-0 con cui il gruppo allora allenato da Sinisa Mihajlovic ha portato a casa la gara del 2015-2016. Ma anche i supporters nerazzurri possono guardare al passato con un sorriso, perché ci sono partite che possono rimembrare con piacere: fra queste senza dubbio quella decisa dalla tripletta di Mauro Icardi, vinta con un rocambolesco 3-2. Ci sono state poi le gare pazze, riequilibrate nel finale, come i due incontri terminati con un pareggio con due reti a testa, entrambe decise in pieno recupero, una grazie ad un gol di Perisic, l’altra con un colpo di testa di Zapata.
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