7 Marzo 2019

Occhi sull’avversario – Verso Eintracht-Inter: i tedeschi in 5 punti

La campagna dei nerazzurri in Europa League fa tappa a Francoforte contro l'attacco più prolifico della competizione

La Germania è il paese calcisticamente rivale per eccellenza dell’Italia, è innegabile, ma per i tifosi interisti evoca ricordi al miele, quelli in cui la maglia nerazzurra era indossata da giocatori come Matthaus, Brehme e Klinsmann, senza dimenticare l’immenso “KalleRummenigge.

1 – PRECEDENTI

L’Inter non ha mai incontrato l’Eintracht in Europa. I precedenti contro le squadre tedesche sono però confortanti: 16 vittorie e 8 pareggi nelle 37 sfide disputate in competizioni Uefa. Due invece le sfide ad eliminazione diretta per l’Eintracht contro squadre italiane, entrambe nell’edizione 1994/95 della Coppa Uefa: in quella occasione superarono il Napoli agli ottavi prima di essere eliminati ai quarti dalla Juventus.

C’è da augurarsi che Ivan Perisic mantenga le sue statistiche: in 6 occasioni da giocatore di Borussia Dortmund e Wolfsburg il croato infatti non ha mai perso con i rossoneri, a cui ha segnato anche il suo ultimo gol in Bundesliga.

2 – STORIA E STADIO

L’Eintracht Frankfurt (che, speriamo sia di buon auspicio, in italiano si traduce “Concordia Francoforte“) è una società fondata l’8 marzo 1899 (già, lo stesso anno del Milan) i cui colori sociali sono il rosso, il nero e il bianco (già, gli stessi del Milan).

Nel suo palmarès nazionale ci sono una Bundesliga (1958-1959) e cinque Coppe di Germania (l’ultima conquistata lo scorso anno), mentre a livello internazionale ha vinto la Coppa UEFA 1979-1980 e ha disputato una finale di Coppa dei Campioni (1959-1960, vinta dal Real Madrid).

Le partite interne le gioca alla Commerzbank-Arena (ex Waldstadion), stadio da 51.500 posti situato nel distretto di Sachsenhausen, già sold-out la mattina stessa del sorteggio prima ancora di conoscere gli avversari. L’Inter giocherà in una bolgia, questo è certo.

3 – STATO DI FORMA

La stagione in corso è la prima dell’allenatore austriaco Adi Huetter (ex Young Boys e Salisburgo), che ha esordito con una sconfitta storica per 0-5 nella finale di Supercoppa contro il Bayern Monaco. Gioca con un 3-4-2-1 molto offensivo e dinamico fatto di pressing alto che costringerà i nerazzurri a restare molto concentrati, viste le lacune emerse nella sfida di Cagliari.

In campionato al momento si trova in quinta posizione, con 40 punti in 24 partite frutto di 11 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte. Viene da 2 vittorie consecutive (3-0 sul campo dell’Hannover e 3-2 in casa contro l’Hoffenheim), precedute dal pari interno (1-1) con il Borussia Moenchengladbach e dalla vittoria in Europa League contro lo Shaktar Donetsk.

L’Eintracht si è rivelata come una delle migliori compagini dell’Europa League: ha vinto il girone con Lazio, Olympique Marsiglia e Apollon Limassol a punteggio pieno (con il Salisburgo unico club del torneo a riuscirci), sconfiggendo l’undici di Simone Inzaghi sia in Germania (4-1) che a Roma (2-1). Il bottino finale delle Aquile è di 17 gol fatti e soltanto 5 subiti, ad evidenziare un attacco davvero prolifico ed una difesa piuttosto solida ed arcigna.

Nei sedicesimi di finale ha eliminato gli ucraini dello Shaktar pareggiando l’andata 2-2 in trasferta e vincendo largamente in casa per 4-1.

4 – MODULO E PUNTI DI FORZA

Il punto di forza dell’Eintracht è senza dubbio l’attacco, il più prolifico dell’Europa League: se sarà out Ante Rebic (ex Fiorentina e vicecampione del mondo con la Croazia), ci saranno invece il francese Sebastien Haller e il serbo Luka Jovic (che già ha catturato l’interesse dei grandi club Europei) hanno già messo la palla nel sacco per ben 16 volte in 7 partite e saranno una sicura minaccia per la coppia De VrijSkriniar. L’Inter dovrà fare molta attenzione anche al trequartista serbo Gacinovic, terzo miglior assistman della manifestazione.

Se davanti fa paura, dietro è solida. Tra i pali c’è il tedesco Kevin Trapp, in prestito dal PSG, a cui non manca certo l’esperienza. E’ la quarta difesa della Bundesliga (dietro Lipsia, Bayern e Dortmund), anche se 30 gol subiti in 24 partite fanno capire che non è impenetrabile.

5- GLI ASSENTI

Assenti illustri dell’appuntamento saranno Icardi da una parte e Rebic dall’altra: l’attaccante croato è rimasto vittima di una distorsione al ginocchio nell’ultima gara di Bundesliga lo scorso sabato.

Quella di Francoforte contro la “Diva del Meno” sarà la prima di tre sfide “rossonere” per l’Inter nell’arco di 10 giorni, che dopo la sfida di ritorno al Meazza culmineranno con il derby della Madonnina di domenica 17 marzo. Tutte e tre importanti, forse cruciali per la stagione nerazzurra.

Prima missione: affondare la Concordia.

piuletto

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