“Odiosa Juve”, il regista Minoli spiega il suo film
Lorenzo Minoli, regista del film “Odiosa Juve“, che attualmente è in fase di realizzazione, è stato intervistato da Tuttosport: “La mia idea nasce dalla rabbia che ho provato nel 2006 a causa di Calciopoli. Si sarebbe potuta fare una seria pulizia, invece è stata soltanto messa nel mirino la Juventus”. MONDO ANTI-JUVE – “Mi sono sempre chiesto […]Lorenzo Minoli, regista del film “Odiosa Juve“, che attualmente è in fase di realizzazione, è stato intervistato da Tuttosport: “La mia idea nasce dalla rabbia che ho provato nel 2006 a causa di Calciopoli. Si sarebbe potuta fare una seria pulizia, invece è stata soltanto messa nel mirino la Juventus”.
MONDO ANTI-JUVE – “Mi sono sempre chiesto il motivo di tanto odio. A maggior ragione me lo sono chiesto dopo che la Juve ha pagato le conseguenze di quel processo, sia economiche che sportive. Nel mondo nell’anti-juventinità è rimasto fortissimo il desiderio di non riconoscere il valore della Juventus, che nel frattempo è tornata in vetta. I ragionamenti degli anti-juventini sono spesso simili tra loro e quasi mai legati a fatti contemporanei”.
LA JUVE PER L’ITALIANO – “La Juve resta sempre e comunque la squadra da battere. Insomma, è l’avversario che mantiene viva l’adrenalina per la tua squadra – Minoli ha intervistato, per il suo film, vip e gente comune chiedendo loro cosa pensassero della squadra bianconera – Per Aldo Agroppi, ad esempio, «segnare alla Juve equivale a fare l’amore con Belen». Prendiamo quel pescivendolo di Firenze, poi, secondo il quale battere La Vecchia Signora è una sensazione metafisica, una goduria pura. Il mio film mira a capire in che modo l’italiano si pone di fronte al vincente; non si schiera da nessuna parte e non fomenta odio. Anche perché stiamo parlando del gioco del calcio. Sottolineo, gioco”.