Oldani: “Derby? Dall’Inter mi aspetto il gol di un difensore. Icardi rimpiangerà le scelte che ha fatto”
Il famoso cuoco italiano, tifoso dell'Inter, ha commentato il momento dell'Inter in vista del derbyDavide Oldani, famoso cuoco italiano e tifoso dell’Inter, ha parlato a La Gazzetta dello Sport in vista del derby, commentando le vicende in casa Inter e il momento della squadra di Spalletti. Ecco le sue parole:
RISULTATO – “Vedrà che vincerà il Milan, ne sono sicuro. La verità è che noi interisti dobbiamo sempre pregare, questo è il verbo giusto. La tranquillità non è nel nostro Dna, non lo è mai stata anche in periodi più vincenti di questo“.
ICARDI – “Mauro si sta rivelando troppo giovane, troppo inesperto nella gestione dell’extra campo. Dentro non si discute, il rendimento è al di sopra di ogni sospetto. Ma proprio perché ha solo 26 anni, deve capire che non sempre le occasioni ricapitano: arriva un giorno in cui all’improvviso rimpiangi certe scelte. Dico solo questo: io avrei l’età giusta per proteggere il mio lavoro e le mie scelte da altre persone, lui probabilmente no. E per la verità c’è da capire questo aspetto, non è mica facile gestire il guadagno, l’esposizione mediatica, la pressione. Non ho una soluzione. Però posso offrire il tavolo della mediazione al mio ristorante e cucinare per Marotta, Nicoletti, Icardi e Wanda. La verità è che spero si risolva tutto per il bene dell’Inter. E la frase più adatta potrebbe essere: terra dove mettere i piedi, non solo cielo dove mettere i sogni. I modelli da seguire sono Albertini e Paolo Maldini“.
SPALLETTI – “Parlo da innamorato dell’Inter. E dico che è un tecnico che va bene per i traguardi attuali della società. Poi per pensare di altri step, una riflessione andrebbe fatta. Di sicuro in questo anno e mezzo ha fatto rendere la squadra a disposizione. Io resto dell’idea, come diceva Fabio Capello, che l’80% della prestazione di una squadra dipenda dai giocatori, il 20% dal mister. Ma quel 20% è decisivo. Mi rivedo nel ruolo dell’allenatore, è un po’ come lo chef: devi curare la spogliatoio come faccio io con la cucina. E capire in quali momenti intervenire. Come per Icardi? Esatto, è la cura del gruppo, proprio così. L’anno del Triplete l’Inter non aveva 11 Ronaldo. Ma lo spogliatoio si sentiva difeso: c’era uno come Mourinho che proteggeva i calciatori da qualsiasi bombardamento. Il calcio è un gioco di squadra. Non è il tennis, non c’è Federer che vince da solo 100 tornei“.
VECCHI DERBY – “No, io i derby li giocavo. Ero in C2, nella Rhodense. E modestamente facevo un gol a partita, anche quando affrontavo Inter e Milan. Altobelli, incredibilmente elegante, non deludeva mai. Derby d’andata. Ma no, mica per la vittoria o il gol nel recupero. Sono impazzito per la telecronaca milanista, uno spettacolo, non smettevo di riascoltarla“.
MILAN- INTER – “Dall’Inter mi aspetto un gol da un difensore: forse Ranocchia. O da Politano, lo meriterebbe“.
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