Ordine, Biasin e Sorrentino in coro: “Conte all’Inter, non è fantascienza!”
Il futuro del tecnico ex Juventus potrebbe tingersi di nerazzurro secondo le voci delle ultime ore
Lo ammise in tempi non sospetti, ora sembra che le strade di Antonio Conte e dell’Inter possano incrociarsi per davvero, e in maniera tutt’altro che ostile. Secondo diverse voci provenienti dall’Inghilterra infatti il tecnico del Chelsea sarebbe disposto a rinunciare alla sua permanenza a Londra per tornare in Italia.
Proprio su questo tema, sono intervenuti ai microfoni del programma di Radio 24 “Tutti convocati” Franco Ordine e Fabrizio Biasin, noti giornalisti ed opinionisti in diverse emittenti televisive: “Molti aspettavano la prima caduta rovinosa di Pioli solo per parlare di Conte in chiave nerazzurra. Suning vuole certamente costruire un Inter competitiva sia in Italia che in Europa, e quindi è normale che un tecnico come lui attiri le attenzioni della famiglia Zhang” dice il giornalista tifoso dell’Inter, che poi viene seguito da Ordine, che spiega: “Conte ha in mente di tornare al più presto in Italia, perché in Inghilterra non si trova affatto bene. Si è convinto che i giocatori inglesi possano reggere un solo anno ai ritmi imposti negli allenamenti. In più lui ora vive da solo perché la sua famiglia abita a Torino, non a Londra. Se dovesse veramente tornare nel nostro Paese, sono sicuro che sarebbe per sedere sulla panchina nerazzurra”.
Della stessa linea di pensiero è anche Andrea Sorrentino, giornalista de La Repubblica intervistato da Premium Sport: “Conte è a disagio al Chelsea nonostante le grandi vittorie ottenute in questa stagione. L’aria a Londra è cambiata, Abramovich ha in mente di cedere alcuni pezzi pregiati per fare cassa, Diego Costa è il primo di questa lista. In più le sue richieste di portare con se in questa avventura Gabriele Oriali sono state rispedite al mittente dalla società. L’Inter è un’opzione concreta, perché Suning vuole eccellere in ogni ambito, e Conte è uno dei migliori allenatori in circolazione. La clausola di 30 milioni in caso di rescissione anticipata non è confermata, ma potrebbe essere un intralcio nel momento in cui dovesse esistere per davvero. Io monitorerei comunque questa strada, potrebbe farsi concreta”.
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